mercoledì 31 dicembre 2008

MALGA PRAMOSIO : ricordi di una escursione invernale – tra il cialt e il freit

Luca Alpinauta, Marco, Giovanna, Giovanni, Elena, Marisa e Luca domenica 28 dicembre 2008


Al di là del semplice racconto di questa escursione “polare” vanno le sensazioni che questa volta hanno sollecitato i miei pensieri. Il ricordo che mi porto dentro di questa bella domenica è un continuo contrasto tra la sensazione di freddo e il caldo tepore della buona compagnia. Il vento che ti spezza la pelle mentre sali verso la montagna e il fuoco del focolare che a casa ti attende al rientro. Il gelo che ti entra nelle ossa penetrando attraverso i vestiti e una buona tazza di thè o una buona minestra calda che fa scorrere il sangue nelle vene. ...

martedì 23 dicembre 2008

CASERA BORDAGLIA DI SOTTO: invernale con le racchette da neve

Marisa e Luca 21 dicembre 2008


Dopo la bellissima escursione in Val Bartolo con gli amici Alpinauti e dopo la spedizione a controllare che a passo Siera sia tutto a posto riprendiamo il nostro itinerante viaggio interrotto dalle condizioni meteo.


< FOTO E SLIDESHOW DELL'ESCURSIONE > ...

venerdì 12 dicembre 2008

PASSO SIERA: improvvisata escursione dalla Val Pesarina per boschi e alpeggi innevati

Marisa e Luca lunedi 8 dicembre 2008

Il Passo Siera collega comodamente la Val Pesarina con la valle di Sappada e costituisce nella stagione estiva il nodo di sentieri di una bellissima serie di escursioni più o meno impegnative sui monti della Creta Forata, del Siera e dell gruppo delle Terze. In veste invernale, per stupendi boschi e alpeggi regala grandi soddisfazioni e una bellissima e solitaria ciaspolata.
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mercoledì 10 dicembre 2008

VAL BARTOLO: emozioni tra vecchie baite e prati innevati.

Montagne sottosopra e Alpinauti domenica 7 dicembre 2008


Al confine con l’Austria, dove si conservano ancora vecchi stavoli secolari, lontani per ora dalla speculazione edilizia, la Val Bàrtolo ci regala una stupenda passeggiata tra dolci paesaggi innevati, distese e radure da favola per ammirare cristalli di neve circondati da maestosi boschi di abete in abito invernale.
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mercoledì 26 novembre 2008

MONTE CUAR E MONTE FLAGJEL

Domenica 23 novembre 2008 Marisa, Rosy e Lisetta , Luca , Giovanna e Marco , Elena e Giovanni e.... Boom



Una bellissima giornata di fine autunno ci regala una escursione su due cime apparentemente irrilevanti ma che godono di una posizione geografica fortunata, al centro della fascia pedemontana con spettacolari panorami che spaziano dalle catene alpine alla pianura fino al mare. E così nel segno della semplicità andiamo alla ricerca di sensazioni di gratificante vastità . 



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giovedì 20 novembre 2008

LUNGO LA DORSALE SUD DELLA VAL RESIA :traversata da Sella Carnizza al Monte Plagne

Elena, Giovanni, Marisa e Luca domenica 16 novembre 2008


“Le distanze della terra allettano la vista. E così come l’occhio raggiunge la sua meta, anche la mente deve impegnarsi per conseguire il nuovo orizzonte. Scommetto che tutti coloro che in autunno riescono a sedersi sulla cima di qualche colle, sono in grado di scoprire nuove vastità non solo attorno a sé ma anche in se stessi.”
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HAL BORLAND


Percorrendo la splendida dorsale sud della Val Resia e poi seduto sul Plagne, in testa mi echeggiavano queste parole che avevo letto su un libro di montagna e che riassumono un po’ le sensazioni provate lungo questo bellissimo itinerario.

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mercoledì 12 novembre 2008

BOSCO D'AUTUNNO


Entro in silenzio nel bosco d’autunno ,
solo rumore di foglie e quiete.



Tra le scarse chiome filtra un tiepido sole
che colora i pensieri della terra dell’est.



Quando cala il giorno non provo timore
e senza destarmi dal sogno, seguo il sentiero.
Sento l’odore della corteccia degli alberi,
sento il profumo delle foglie.



Tra i rami i profili scuri delle montagne .
Il vento della mia terra parla con me 
messaggero di un freddo che arriverà ,
annunciando un'altra stagione.


Adoro la musica di ogni piccola voce
che segue la scia della vita.


Una canzone eterna che sgorga da rocce intatte
e scorre gelosa e nascosta 
lungo tracce sterminate di fresca poesia.
Sento che presto verrà la neve.



( luca 12 novembre 2008)

martedì 4 novembre 2008

KRNSKO JEZERO: Escursione in Slovenja da Lepena fino al cospetto del Monte Nero

Marisa e Luca domenica 2 novembre 2008

Il Krnsko Jezero, o Lago del Monte Nero, è posto in un luogo molto suggestivo , in una pittoresca conca ai piedi del Krn (Monte Nero ). E’ lo specchio d'acqua alpino più grande della Slovenia, popolato da una ricca e vivace fauna ittica. Non molto lontano uno stupendo rifugio alpino . Nel cuore delle Giulie orientali, dai 700 ai 1400 m. di quota, il percorso si svolge su mulattiera, risalendo un'ombreggiata faggeta sino a panoramici pascoli nella stupenda Val Lepena , all’imbocco della più famosa Val Trenta tanto cara a Julius Kugy.


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giovedì 30 ottobre 2008

SUGGERIMENTI UTILI (1): quando il soccorso costa caro

Tra un pensiero e l'altro, tra una escursione e l'altra, alcuni spazi alle notizie utili per chi va in montagna a tutti i livelli, durante tutto l'anno e non.
Seguendo i sentieri del web si trovano molte notizie interessanti, alcune già note, altre meno e allora un pò di suggerimenti ogni tanto non fan male. Ecco una breve scheda sugli interventi di soccorso alpino ...

giovedì 23 ottobre 2008

MONTI ARVENIS E TAMAI

Marisa e Luca domenica 19 ottobre 2008


Dopo il Cuel de la Bareta di domenica scorsa , anche sta volta assecondo le idee di Marisa. Era un po’ di tempo che mi faceva continuamente solletico per questa semplice ma gratificante escursione e così domenica, giornata di sole e sereno stupendi andiamo a raccogliere i colori autunnali e i panorami del comprensorio del Monte Arvenis.


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martedì 14 ottobre 2008

CUEL DE LA BARETA: un lungo percorso per un bel panorama

Marisa e Luca domenica 12 ottobre 2008




Cuel de la Bareta. Il nome mi piace, dicono che ci sia un bel panorama. Anche Giovanni ed Elena ci son stati di recente e gli è piaciuto. Marisa lo nominava spesso quando si parlava di escursioni e così ci siamo stati questa domenica.
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mercoledì 8 ottobre 2008

ACHOMITZER ALM: colori d'inverno ……… calori d'autunno.

Marisa e Luca domenica 5 ottobre 2008


A causa di un piccolo problema , domenica partiamo un po’ più tardi del solito e non possiamo unirci alla compagnia. Allora senza grosse velleità andiamo alla ricerca di un po’ di quiete. Mi avevano parlato di un posto panoramico da cui si può godere di un’ottima vista sulle Alpi Giulie e così ci avviamo verso Camporosso con destinazione Capanna forestale di Cima Muli.

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mercoledì 1 ottobre 2008

MATAJUR

Marisa e Luca domenica 28 settembre 2008

Le Doline hanno nella terra

Il profumo dei segreti del cosmo
Ogni foglia ogni fiore lo sa.
Le radici degli alberi
Cantano le intricate vie per giungere alle essenze
Raccolte nei loro artigli muti.
Le Doline conoscono la sabbia di Nediza
Tana verde argento delle lacrime di Tanta
Le sue stelle rosse,
la cometa smarrita.
Matajur ascolta ogni grido, ogni sospiro
Adegua ogni musica al suo pianto e al suo riso,
la fa sua.
Senza incertezze, lui è grigio azzurro di profumo:
sa
come sa il vento
che tu ritornerai, ancora e ancora.

Tratta dalla raccolta: “ il cerchio”.[/I] ...

mercoledì 24 settembre 2008

Sullo Jof di Miezegnot

Marisa e Luca domenica 21 settembre 2008

Per riprendere un po’ il contatto con la montagna dopo qualche settimana di stop scegliamo un itinerario leggero che però ci consente di godere di gradevoli paesaggi , un bel sentiero e una panoramica cima . Mi sento un po’ in colpa nell’anno di Kugy di aver trascurato le Giulie e allora volentieri ritorniamo sullo Jof di Miezegnot. La montagna è ricca di resti di trincee e fortificazioni della grande guerra che sempre attirano la mia attenzione e nel giorno del 90 anniversario della fine della prima guerra mondiale, in occasione di una importante celebrazione che si tiene nella splendida cornice di Sella Sompdogna la scelta è quasi obbligata . 


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domenica 31 agosto 2008

ANELLO CIMA DI SUOLA : un bel giro sotto le guglie estreme delle Dolomiti orientali

Venerdì 22 agosto 2008

Gran bel posto la Val di Suola , tra i più belli di tutta la Carnia. In un contorno di guglie di pietra il Pramaggiore, che dall’alto dei sui 2479 metri domina due vallate separando la Val Settimana e Cimoliana dalla Val di Suola. Risalendo quest’ultima dall’abitato di Andrazza, percorriamo il sentiero ammirando costantemente una serie ininterrotta di pinnacoli, guglie e torrioni separati dalla forcella dell’Inferno e dal ripido intaglio del passo del Muss che delimitano la cima Fantolina dal Torrione Comici. Le cime si susseguono, dalla Cima Val de Guerra alla croda di Sion al Ciastiel fino al massiccio del Pramaggiore a forma di dente. il Pramaggiore da questo versante domina tutta la vallata e sembra inarrivabile. La Via normale richiede buon allenamento e sicurezza di passo con notevole dislivello partendo dai quasi 800 metri di Andrazza e implica il superamento della forcella omonima affacciandosi in Val Settimana. Solo il panorama promesso dalla cima merita tutto lo sforzo necessario.





<TUTTE LE FOTO DELL'ESCURSIONE >




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venerdì 29 agosto 2008

ANELLO DI PORTA VESCOVO : al cospetto della Regina una panoramica escursione per il popolare “Viel del Pan”.

16 agosto 2008


La Regina Marmolada dal Viel del Pan



Dopo la giornata di ferragosto che ci ha regalato una escursione bagnata sui Denti di Terrarossa , con quel che ci rimane degli scarponi ( un paio in prestito e l’altro in umido) decidiamo per questa bellissima e panoramica escursione percorrendo il sentiero del Viel del Pan partendo dal Passo Pordoi fino a Porta Vescovo al cospetto della corazzata di ghiaccio : la Regina Marmolada. Per prolungare un po’ il giro decidiamo per il ritorno dal versante opposto realizzando un bel percorso ad anello attorno al Sass de Ciapel.


Il gruppo del Sella dalle pendici del Sass de Ciapel

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mercoledì 27 agosto 2008

DALL’ALPE DI SIUSI AI DENTI DI TERRA ROSSA : cronaca di una "lezione" annunciata.

15 agosto 2008

Facciamo un passo indietro e per un pò ritorniamo alle ferie in Val Gardena.
E’ ferragosto, abbiamo chiesto alla gentile signora che ci ospita se ci prepara presto la colazione e prima delle sette ci ritroviamo la tavola pronta con il pane caldo e tutto il ben di Dio tipico dei luoghi. Siamo solo noi. La signora ci accende una graziosa candela sul tavolo fiorito e ci augura in mezzo tedesco buon ferragosto. Fuori non piove e allora si va.
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lunedì 25 agosto 2008

ELOGIO DELLA LENTEZZA: non tutte le domeniche sono uguali. parentesidel cammino .

domenica 24 agosto 2008

Le domeniche non sono tutte uguali. In attesa del più temuto lunedì dell’anno, quello della ripresa del lavoro contornato dalla fretta, dai mille impegni, ci siamo dedicati una domenica speciale. 
In realtà avevamo una mezza idea, ma poco convinta di fare i nostri soliti “quattro passi”. Mi sono alzato alle 6.30 e pioveva ancora, così come verso le 8 e allora, abbandonato qualsiasi idea “sottosopra”, anche se sapevo che il sole sarebbe spuntato vincitore, in attesa che Morfeo molli la presa su Marisa ho approfittato per riflettere e per dare un po’ di ordine al mio tempo. Oggi giornata lenta ….. (poi CAI in friulano significa lumaca). ...

Quindi con assoluta lentezza andiamo a gustarci un po’ di paesaggi in Val Trenta che poi tutto sommato non è così male. Piano piano risaliamo la strada per Bovec fermandoci ad ammirare le cascate del Boca.


Risaliamo il greto del torrente tra roccette senza tempo e a passo lento, osservando gli angoli, dando nomi agli alberi e ai fiori, guardiamo poi le Alpi Giulie da un’altra prospettiva, magari seduti su una panchina. Ci rinfreschiamo l’anima e il cuore con l’acqua fresca di una sorgente, lasciando affiorare i nostri pensieri involontari, quelli che vengono fuori da soli dalla mente, senza tempo ne tabelle di marcia. E così il Triglav, il Mangart, lo Jalovec, il Razor, il Canin e il Monte Nero diventano punto focale dei nostri sguardi. Lascio anche che vecchi ricordi sbiaditi affiorino nella mia mente raccontando a Marisa qualche mia vecchia storia su queste montagne.


Più vicini a immensi desideri ammiriamo questi teatri della natura da dietro le quinte, anzi, da spettatori lenti, così lenti da non perderne i particolari perché la lentezza stimola, è inutile negarlo. Non serve a nulla oggi, agitarsi con frenetiche “corse su per i monti” per un fine che poi è fine solo per se stesso.
Elogiando il lento procedere recuperiamo un po’ di valori e scopriamo ciò che spesso, anche sui monti, la fretta impedisce di vedere. Per un attimo facciamo tesoro dello sguardo di Kugy cercando di rubarne i
pensieri.


Questo ci permette di riprendere il cammino con nuove consapevolezze.

domenica 24 agosto 2008

GIRO DEL SASS DA PUTIA: una giornata attorno ad una delle grandi vette dolomitiche.

Giovanna e Marco , Marisa e Luca mercoledì 13 agosto 2008


Un bel percorso ad anello quello attorno al Sass da Putia , spettacolare e forse meno noto. Il giro è abbinabile all’ascensione alla vetta in giornata di bel tempo con un po’ di attenzione verso la cima. In compagnia di Marco e Giovanna giriamo attorno a questo massiccio avamposto delle dolomiti su stupendi pascoli e bellissimi panorami che sembrano invitarci a lanciare qualche Jodler a gran voce.

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martedì 19 agosto 2008

TRAVERSATA DEL PUEZ: un grande giro nel parco naturale del Puez-Odle con discesa nella Vallunga

Marisa e Luca 12 agosto 2008

Nel cuore del parco naturale del Puez – Odle andiamo a raccogliere emozioni indimenticabili percorrendo un itinerario che si snoda dal passo Gardena al rifugio Puez con discesa a Selva di Val Gardena per la Vallunga. Superando la forcelle Cir e Crespeina attraversiamo gli interminabili saliscendi del Ciampac, Crespeina e Gardenacia. Percorrendo vasti altipiani dall’aspetto quasi lunare, restiamo incantati da questi paesaggi protetti dalle cime dei Pizes de Cir e dalle pareti vertiginose della Vallunga, raggiungendo il rifugio Puez praticamente alla testata di questa valle, potendo godere tra una nuvola e l’altra di stupendi panorami allargati sulle Dolomiti vicine e lontane. La Vallunga compare con visioni maestose dall’altipiano del Puez, una immensa vallata dall’aspetto fiabesco incastonata tra profonde pareti e i pascoli dei mont de Puez, che scende fino a Selva immersa nel verde regno del Puez. Alla base della valle una piccola cappella dedicata a San Silvestro fa da guardiano alla grandiosità di questi paesaggi
meraviglia della natura.
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venerdì 8 agosto 2008

UN ATTIMO DI PAUSA: chiuso per ferie

ANELLO DEL PASSO GEU: per il vallone della Creta Forata

domenica 3 agosto 2008 Giovanna e Marco , Marisa e Luca

Ecco un’altra escursione in una zona montuosa di una bellezza straordinaria, in ambiente vario , a tratti nel bosco a tratti su terreno selvaggio. Iniziamo l’escursione dal parcheggio della funivia di Cima Sappada per il sentiero che porta alla rinnovata casera Tuglia(CAI 320). L’itinerario in moderata salita inizia con un tratto di pista forestale che diventa poi sentiero, dal quale risalendo si può già godere di ottime viste panoramiche sull’abitato di Sappada, sul Peralba e Chiadenis, sul Monte Lastroni e alle spalle sul Siera e Cima dieci.

 

Il sentiero è tranquillo, in linea con il nostro spirito oggi molto rilassato, immerso principalmente nello stupendo bosco attraversato dal pacifico scorrere delle acque del rio Geu.

 

Si tralascia una indicazione per un sentiero attrezzato che porterebbe a Casera Geu Alta facendoci risparmiare un po’ di tempo, ma di fatto poco remunerativo, almeno per noi che non amiamo le ortiche. Si tratta di un vecchio sentiero con tratti attrezzati e passaggi su roccia instabile però di scarso interesse ambientale.



In un’ oretta circa ci si collega alla forestale per casera Tuglia e giunti nei pressi ci fermiamo un attimo a goderci ancora i panorami. In lontananza si vede la catena dei Monti di Volaia, del passo Giramondo e della Creta di Bordaglia a noi tanto cari. Il cielo è di un azzurro intensissimo con nuvole bianche che arricchiscono i contrasti con il verde dei prati. E’ presto ancora per farsi attirare dai profumi provenienti dalla casera e farsi prendere la gola dai prodotti gastronomici venduti come il frico e la polenta e quindi proseguiamo per il segnavia 230 risalendo la bellissima valle di radi larici, margherite e rododendri fino al passo Geu Basso dove facciamo ancora un sosta. Non c’è mai fretta quando puoi godere della bellezza di territori come questi.

 

Al cospetto del Monte Cimon e del Monte Geu con sullo sfondo la piramide della Creta Forata, ci fermiamo a farci scaldare dai raggi del sole e accarezzare dal vento, scattando qualche foto e chiacchierando con i nostri cari amici sulle ferie di Agosto. Dal passo Geu che già soddisfa come posizione scendiamo nel vallone della Casera Geu Alta (ruderi)

 

per risalire il vallone della Creta Forata, in un bellissimo ambiente.


 

 Un alternarsi di verdi pendii e pietraie bianche, rododendri, papaveri alpini e campanule. In questo tratto la carta della "tabacco" indica che il sentiero risale sulla sinistra orografica.

 

In reltà i bolli seguono il torrente sul fondo del vallone che risulta facilmente camminabile, fino ad arrivare a congiungersi con il sentiero proveniente dal Rif. Monte Siera in direzione della forcella della Creta Forata, quota 1900 metri. Si può anche abbreviare un po’ l’escursione seguendo l’indicazione per Sappada su un masso, ma vale la pena risalire il vallone fino in fondo data la straordinaria bellezza dei posti. Ritrovato quindi il sentiero,ora 321, dopo una leggera salita si comincia a scendere decisamente di quota aggirando prima la cresta del “Pettine” e poi la parete rocciosa di Cima Dieci su un breve e facile tratto attrezzato che ci porta sui ghiaioni sotto il passo Siera per scendere ancora verso l’omonimo rifugio e infine al punto di partenza .

 

Questo ultimo tratto di itinerario, ahimè, si svolge sulle piste da sci e pertanto poco interessante, d’altronde il sentiero è stato cancellato dai lavori di sbancamento ,ma siamo un po’ stanchi e quindi passiamo oltre come automi, camminando tra escavatori, reti di protezione e tubazioni di servizio. Un bellissimo bosco di abeti rovinato per sempre dalla mano dell'uomo per consentire a pochi di usufruire di qualche metro in più di pista forse dove spesso non verrà neanche la neve. Alla fine comunque abbiamo fatto una bella e remunerativa escursione, priva di difficoltà se non un minimo di attenzione nel breve tratto attrezzato sotto cima Dieci, che poi si rivela di circa 13 km e 900mt di dislivello, così tanto per riposare un po’in vista delle ferie.




domenica 27 luglio 2008

FINE SETTIMANA IN “CORDATA”

Era da tempo previsto che alla fine di luglio organizzassimo una cordata insieme ai ns. amici di “suimonti” e al gruppetto di Daniele B. di Paulet . Ebbene l’esperimento è riuscito nel migliore dei modi possibili , con il raggiungimento dell’obiettivo prefissato. ...
In attesa del sabato però per fare un po’ di allenamento , venerdì su invito del Zio Enso e Rosy mi sono unito in spedizione con i fortissimi Sergio il triestin e Rino. Non ho ricordi fotografici dell’evento per aver dimenticato la Nikon ma posso solo dire che la jota con la salsiccia e le patate era ottima, innaffiata da buon merlot e contornata dalle grappette finali.

 

Ma veniamo a sabato. Minaccia pioggia e in attesa dell’arrivo degli altri compagni io e Daniele con le rispettive signore cominciamo a preparare il terreno per quella che sarà una bella impresa.

 

Dal sacco comincio a togliere l’imbrago di salsiccia, vorrei indossarlo ma forse è meglio cuocerlo, mentre Daniele si cimenta con i gradi più bassi della via “Lasko” per alzarsi faticosamente lungo le pendenze sempre più ruvide della via “pinotage”.


Kugy ci guarda (cucciolone), emette strani versi, sa che parliamo di montagna, però sembra più interessato ai cevapcici. Mentre il tempo tiene e noi facciamo faticosamente il nostro dovere di primi, attrezzando la via e sudando sette camicie, ci raggiunge Marco in solitaria, dolorante alla mano per aver sbagliato di piantare un chiodo a U. Subito lo battezziamo anche lui facendogli provare i primi passaggi e constatiamo che è in gran forma.
Piano piano, un pò alla volta arrivano tutti: Giovanna, Elena e Giovanni, Enzo e Rosy, Luigino e Franco, che già parlano per domani per l’Anita Goitan. Siamo in molti e la serata va, vola via liscia sotto il segno dell’amicizia che si è formata. Tra un polletto e una braciola si raccontano storie passate e progetti futuri, con il Zio Enso che la fa da padrone.
Come cuochi io e Daniele, festeggiati di turno, abbiamo superato tutte le difficoltà brillantemente e siamo contenti della riuscita della spedizione. L’atmosfera è quella giusta delle grandi serate, sembra di essere in rifugio e partono i racconti più veri, quelli del passato. Si discute delle vie e delle escursioni, si fa a gara a chi sbaglia prima sui nomi dei monti o dei bivacchi ecc. Si scopre di avere amicizie comuni e i ricordi vanno anche a quelli che non ci sono più. Le parole viaggiano serene in libertà mentre sotto il tavolo si allunga la fila dei vuoti. Ogni tanto Kugy si ricorda di farsi sentire e lo fa a modo suo. Gli tiro un pezzo di pancetta e torna a dormire. Chissa se Daniele gli ha messo delle gocce di genepì nella ciotola visto che dorme con le zampe tese all’insù……………


Un bel gruppo si è formato, quasi dal nulla, con grande naturalezza. Queste serate fanno bene e arricchiscono il bagaglio personale, si ascolta le storie di altri con umiltà, non ci sono gradi da superare anche se abbondantemente “superati”.
Appuntamento al Fungo per le 8.30? ma chissa ……….Questo fine settimana niente montagna sotto i nostri scarponi ma tanta voglia di montagna. Sveglia alle undici con in testa il ricordo di una bella serata e domenica di riposo a programmare la Val Gardena.


Così va bene.

mercoledì 23 luglio 2008

IL ROSSKOFEL: un Cavallo nella nebbia.

Domenica 20 Luglio 2008 Marisa e Luca

Volevamo salire il Monte Cavallo di Pontebba o Rosskofel e per farlo abbiamo percorso un itinerario generalmente molto remunerativo dal punto di vista paesaggistico e panoramico, ma oggi non è così. Partiamo presto la mattina e il cielo è nuvoloso, ma fiduciosi e ben decisi ci avviciniamo velocemente a Pontebba. Spunta il sole, ma le nuvole vanno e vengono minacciose e guardare su sulle cime non è molto rassicurante.


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sabato 19 luglio 2008

In ricordo di Julius Kugy

GLI OMETTI : piccoli mucchi di pietre o piccoli veri amici ?

Definire un ometto un piccolo mucchio di sassi è riduttivo. E’ invece una cosa speciale , una testimonianza del rapporto che da sempre lega l’uomo alla terra, sia esso alpinista ,viandante, cacciatore . E’ un pezzo di storia e tradizione che testimonia da sempre che l’uomo cammina nella natura.
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Non sono solo pietre ma amici di chi va a piedi e parlano il linguaggio di chi li sa capire, possono essere dei segnavia o rappresentare un punto di arrivo come la vetta di una montagna.
Cambiano forma con il passaggio, quando ognuno di noi ne aggiunge un pezzetto e possono anche assumere significati religiosi. In Nepal per esempio aggiungere una pietra ad un ometto è un augurio e buon auspicio di poterci tornare. In certi paesi desertici possono indicare la presenza di acqua. In Asia possono anche essere scolpiti con testi sacri o con infilato un bastone dove sventolano bandierine di preghiera. Sulle cime gli ometti possono anche ospitare il libro di vetta, custodito in scatole zincate. Quei libri di vetta che noi spesso firmiamo a ricordo del nostro passaggio e spesso leggiamo nella speranza di trovare la traccia del passaggio di qualcuno che magari conosciamo.
Poi ci sono quelli a carattere religioso, con piccole croci che a più di qualcuno risveglia sentimenti trascendentali.
L’ometto comunque ha per me il suo significato che è quello di indicarmi un percorso o simbolicamente il raggiungimento di un punto, di una vetta e spesso mi invita a riflettere, a capire quale il rapporto che mi lega alla montagna. Mi piace sapere che esistono, che una montagna è stata salita da qualcuno che ne ha lasciato traccia. Mi piace pensare che fanno la storia, che vengono prima dei cartelli indicatori, delle carte topografiche, dei gps, che questi piccoli mucchietti di sassi nella loro semplicità e umiltà hanno e avranno sempre tutto il mio rispetto.

lunedì 14 luglio 2008

DALLE PARTI DEL GRAUZARIA : non sfidare la Sfinge se non conosci larisposta esatta.


Quando il meteo dice no il flop è sicuro ( non il monte) ……


Le previsioni meteo l’avevano previsto e ampliamente annunciato, ma si sa, spesso non ci azzeccano e così prendiamo accordi con Marco e Giovanna, Giovanni ed Elena nostri amici di http://www.suimonti.it , per una facile escursione attorno al Monte Flop nella zona del Grauzaria in val Aupa . Visto il tempo, il nome è tutto un programma .




La Sfinge