venerdì 12 dicembre 2008

PASSO SIERA: improvvisata escursione dalla Val Pesarina per boschi e alpeggi innevati

Marisa e Luca lunedi 8 dicembre 2008

Il Passo Siera collega comodamente la Val Pesarina con la valle di Sappada e costituisce nella stagione estiva il nodo di sentieri di una bellissima serie di escursioni più o meno impegnative sui monti della Creta Forata, del Siera e dell gruppo delle Terze. In veste invernale, per stupendi boschi e alpeggi regala grandi soddisfazioni e una bellissima e solitaria ciaspolata.
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Il lungo ponte dell’Immacolata, con il cielo sereno e la tanta neve caduta nei giorni precedenti ci ha regalato un’altra splendida escursione con le ciaspole. Dopo la rilassante passeggiata invernale in Val Bartolo in compagnia della “banda Alpinauti”ci dirigiamo oggi verso la Val Pesarina. Stavolta siamo soli e un diavoletto tentatore ci ha solleticato tutta la notte, spingendoci ad approfittare del bel tempo per toglierci altre soddisfazioni. Con lo zaino del giorno prima, ributtiamo tutto in auto e via in direzione Carnia.

Non ho le idee molto chiare perché la neve scesa è molta e non ho fatto in tempo a reperir notizie sufficienti sullo stato delle strade “alte”. Cerco di convincere Marisa a tentare una escursione sul Monte Losco a Sella Campigotto dopo Casera Razzo. Forse la strada sarà chiusa e nel caso propongo l’alternativa dell’incompiuta Mimoias dell’anno scorso. Percorriamo la Val Pesarina e oltrepassato l’abitato di Pesariis un cartello “ forcella lavardeet chiuso per neve” blocca il nostro entusiasmo. Procediamo verso Pian di casa per l’alternativa, ma subito dopo la località Culzei cambio al volo e mi viene un’idea. Una rapida occhiata alla carta topografica per valutare i dislivelli e la tipologia dei luoghi e via verso il passo Siera. Fa freddo all’ombra degli abeti innevati della Val Pesarina e questo mi fa pensare che forse la neve è consolidata e si dovrebbe procedere bene. Seguendo le indicazioni del segnavia CAI 231 procediamo lungo una comoda sterrata coperta di neve e superiamo subito una radura con vecchi casolari per immergerci nella vegetazione di faggi e abeti mentre il sole comincia a salire,dietro di noi le cime del Pieltinis.
Con piacere posso constatare che avevo ragione e infatti la neve, pur essendo tanta è dura e si procede più velocemente senza racchette da neve. Seguendo il sentiero che costeggia il Col de Siera saliamo in rilassante solitudine il sentiero verso il Passo. Si procede per regolari tornanti, con maggior pendenza nello stupendo bosco, lasciando a destra un primo bivio poi, oltrepassando l’impluvio di un rio coperto da un fragile ponte di neve, che si rompe al mio leggero passaggio.
Superato “l’ostacolo”, ancora qualche tornante e ci si accosta ai ruderi di Casera Siera di sotto coperta da un bel manto di neve.
A parte uno scialpinista del luogo che scende con maestria per il bosco, nessuno. Siamo soli,
nel silenzio della neve.
Indossiamo ora le racchette e continuiamo a salire accompagnati da un unico rumore, quello dei nostri passi che calpestano il terreno imbiancato, reso duro dal freddo. Alcuni cartelli CAI indicano il sentiero per la Forcella della Creta Forata e per Casera Tuglia. Il sentiero è scomparso sotto l’abbondante neve e non ci sono tracce di passaggio alcuno. Ci teniamo diritti seguendo il nostro itinerario verso la forcella Siera che, uscendo dal bosco ,compare in lontananza al di là dei primi candidi alpeggi.
La forcella si scopre a noi man mano che ci avviciniamo, lungo i prati la coltre di neve è bellissima,interrotta nella sua integrità solo da due precise scie lasciate dal passaggio del ragazzo incontrato precedentemente nel bosco.
Superato lo stretto passaggio della forcella si apre a noi lo spettacolo del Passo Siera, vergine di abbondante neve fresca. Una ampia sella avvolta dalle montagne circostanti, da un lato le cime di Rio Bianco e delle Vette Nere, dall’altro il Siera e il Piccolo Siera e poi davanti il Col dei Mughi.
I pascoli sono coperti da abbondante neve, alcune tracce portano verso Casera Siera, mentre verso l’incrocio di sentieri che portano a Sappada e al Rifugio de Gasperi, per il bellissimo sentiero Corbellini,la neve è ancora integra e abbondante tale da coprire quasi i cartelli indicatori. E’ bellissimo lasciare la prima traccia, unica e tua nella neve, nessuno ti ha preceduto e provi una sensazione strana, come una sorta di simbiosi, di appartenenza a questo luogo.
Ritorno indietro e seguo le tracce di Marisa verso la Casera dove incontriamo due ragazzi in sosta, con i quali scambiamo qualche chiacchiera piacevole come sempre avviene sui monti quando si condivide la stessa passione.
Il sole adesso scalda, aumentando la piacevole sensazione della giornata. Dal ripiano dove sorge la Casera si dominano i bianchi pascoli e lo sguardo, dopo aver ammirato le cime circostanti, viene attirato quasi in modo naturale verso la immaginaria traccia di sentiero che porta in discesa verso Sappada. Do uno sguardo alla cartina topografica immaginando la discesa per scoprire che dopo il tratto visibile il sentiero si fa ripido verso nord e sicuramente non facile da percorrere con tanta neve. Nonostante il sole la temperatura è vicinissima allo zero ma non sentiamo freddo, anzi.
Dopo una lunga sosta riprendiamo la discesa ritornando verso la Val Pesarina,
sotto un cielo azzurro e con il sole che ormai con il suo inesorabile procedere lancia i suoi raggi da Sella Razzo fino a scomparire lentamente dietro le Creste di Mimoias e quando raggiungiamo la valle immersa nell’ombra del pomeriggio d’inverno il freddo si fa sentire ancor di più costringendoci a far sosta a Sot la Napa a Pesariis per riscaldarci un po’ davanti alla bella stufa a legna. E già che ci siamo un po’ di speck e una birra di Sauris li aggiungiamo volentieri per smaltire la fatica. Escursione piacevole e improvvisata.





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3 commenti:

  1. Quelle impovvisate dan più soddisfazione.Ciao

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  2. nadia writes:

    E bravi gli amici Luca e Marisa! sempre in giro anche voi, eh? chi si ferma è perduto! ahahahah...Marisa...ma la dieta dov'è finita? domenica frico, poi speck! ahi ahi ahi ;oD ....al diavolo le diete!!!!

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  3. e' tutta colpa di Luca. Non è vita questa...... per avere un pò di frico e un pò di speck mi tocca sempre far ste fatiche.... e mi tocca assecondarlo(scherzo .....:D :D :up: )Mandi NadiaMarisa

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