martedì 23 dicembre 2008

CASERA BORDAGLIA DI SOTTO: invernale con le racchette da neve

Marisa e Luca 21 dicembre 2008


Dopo la bellissima escursione in Val Bartolo con gli amici Alpinauti e dopo la spedizione a controllare che a passo Siera sia tutto a posto riprendiamo il nostro itinerante viaggio interrotto dalle condizioni meteo.


< FOTO E SLIDESHOW DELL'ESCURSIONE > ...


Una tranquilla escursione in un bellissimo bosco nel solitario silenzio della neve. Una salita priva di difficoltà, in luoghi che conosco molto bene. I Monti di Volaia a fare da sfondo a bellissimi prati innevati, la casera Bordaglia di sotto coperta da una magnifica coltre bianca e poi solo tracce di animali che sembrano indicarci il giusto sentiero per andar su, in salita, a riscoprire quelle mete che ogni volta di più piacevolmente ci accolgono come fosse la prima. Riconosco questi posti dai mutevoli panorami, dai boschi silenziosi, dove oggi soffia il vento, quel vento che spazza le creste della giogaia dei Fleons per interrompersi contro la muraglia del Volaia che da passo Giramondo si estende per oltre 5 km verso la forcella Ombladeet per terminare curvando verso est al monte Capolago.
Con nella memoria i luoghi affrontiamo dunque questa bella salita. La neve è scesa copiosa nei giorni scorsi e lasciamo l’auto presso il complesso dei Salesiani a Pierabech. Risaliamo la strada imbiancata verso la cava di marmo dove al bivio di sentieri imbocchiamo il tratto di forestale( 140-141). Attraversiamo il ponticello di legno sul torrente Degano coperto da un buon mezzo metro di neve e ci avviamo per un primo tratto in discesa fino a congiungerci con il sentiero che proviene da Pierabech, imboccando la valle. Da qui la strada forestale nascosta da una grossa coperta bianca riprende a salire costante e monotona al fianco del rio Bordaglia.
Silenzio assoluto , due sottili tracce di sci, impronte di animali, qualche soffio di vento intervallato da qualche leggero e minaccioso boato foriero di pericolosi distacchi di neve, per fortuna lontani. La neve pur pesante tiene bene e ci consente di procedere per un tratto senza racchette. Il silenzio ora è interrotto dallo scorrere delle acque del rio che affianca il sentiero fino circa al bivio per casera Ombladeet a quota 1425. Da un po’ abbiamo indossato le racchette da neve e abbandonata la pista forestale decidiamo di fare un po’ di fatica in più salendo attraverso il bosco. Il cielo inizialmente azzurro è velato da grigie e veloci nuvole che corrono spinte dal forte vento. Si sprofonda un po’ nel bosco ma il fascino della salita nella neve fresca mi prende e salgo seguito da Marisa tra gli alti abeti fino ai bellissimi prati ove sorge il complesso della Casera Bordaglia. Uscendo dal bosco, alle nostre spalle le maestose pareti di Volaia e di Cima Ombladeet mi fanno sentire quanto siamo piccoli e quanto sono grandi le montagne. Tra le nubi grigie sospinte dal vento filtrano tiepidi raggi di sole che fanno risaltare il bianco manto nevoso e i magici piccoli fiocchi di neve che per un breve momento scendono dal cielo. Nevica con il sole, magnifico.

Lontano verso sud, velate da una leggere foschia controluce le cime del gruppo del Pleros che separano la Val Degano dalla Val Pesarina. Lo spettacolo però dura poco. Saliamo i prati che ci portano alla Casera Bordaglia di sotto collocata in una stupenda posizione. Poco lontano la cappella votiva con la statua di Don Bosco è semisommersa dalla neve. Anche la casera si presenta coperta per quasi tutto un piano. Nel frattempo un paio di escursionisti ci hanno di poco preceduto. Ci fermiamo un po’ assieme a loro, chiacchierando di neve e montagna e il tempo passa tra un panino e …..un grappino dal dolce sapore di mirtilli.
Non fa freddo oggi, anzi. Salgo nella neve vergine alla cappella, qualche foto e poi riprendiamo la discesa assaporando il piacere di pestar neve. Scendiamo verso valle godendoci tutta la giornata, immergendoci di nuovo direttamente nel bosco fino all’incrocio lasciato all’andata, dove obbligatoriamente riprendiamo la bianca strada forestale. Intanto il cielo per gran parte della giornata velato di grigio si colora di azzurro. Il sole ancora alto del pomeriggio riflette i suoi raggi sui monti di Fleons e verso valle le nuvole grigie assorbono i gialli colori del tiepido sole invernale regalandoci un altro stupendo fine giornata.
Ci sono stato molte volte nella valle di Fleons o a Bordaglia, porto con me grandiosi ricordi della traversata Carnica, salendo anche le cime più alte ma ritornarci con la neve mi ha regalato comunque delle piccole emozioni. Non si smette mai di imparare quando si va in montagna, è un po’ come nella vita, la strada è spesso in salita ma……..come ha detto qualcuno : " davanti a noi ci sono cose migliori di quelle che ci siamo lasciati alle spalle"

2 commenti:

  1. Frivoloamilano writes:

    Sono stato in Bordaglia quest'Autunno ed il posto mi era molto piaciuto. con la neve, con tutta questa neve, è veramente incantevole. Belle riflessioni!un saluto

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  2. Nadia writes:aaah...che bella Bordaglia con la neve!! non ci sono mai stata in inverno! ma non dovevate andare a casera Montelonga? ihihi...cambio d'itinerario? salutoni!!

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