mercoledì 2 luglio 2008

NEL PARCO DELLE DOLOMITI FRIULANE: in giro per la Val Cimoliana

domenica 29 giugno 2008 Marisa, Luca, Roberto e Keti


C’è un luogo dove le emozioni di una escursione lasciano un ricordo indelebile. Questo luogo è il Parco delle Dolomiti Friulane. E’ un parco straordinario che consente di cogliere tutti gli aspetti di un paradiso naturale incontaminato. 


...

Ci sono stato l’anno scorso per fare l’anello di Brica e sono stato particolarmente colpito dalla vastità delle vallate, dagli emozionanti panorami, dal contatto con la natura ideale, fuori dalla confusione. Un luogo che si percorre volentieri in totale silenzio e contemplazione, ideale per i trekking di qualche giorno, ma anche per scalate su roccia o solamente per una semplice escursione ad osservare la natura per poi potergli dire grazie per quanto ci regala ad ogni passo.


Amanti delle cose semplici, della posizione di un fiore su una roccia, del contatto ravvicinato con la fauna, del wilderness e della tranquillità, ritorniamo in questi luoghi, questa volta in compagnia dei nostri amici Roberto e Keti. Ci tenevamo molto a portarli a fare un giretto in questo stupendo posto e per l’occasione abbiamo scelto l’itinerario delle Casere Bregolina e Roncada.
Percorriamo quindi tutta la rotabile della Val Cimoliana che già ci da l’idea di come questi stupendi territori siano decisamente fuori dal traffico caotico e totalmente immersi nella natura più vera. 


Da Pian di Meluzzo risaliamo la valle Sciol de Mont al cospetto della mole del Monte Ferrara e delle torri Postegae, mentre dietro di noi si vede sempre di più la sagoma inconfondibile del Campanile di Val Montanaia. Andiamo su e ancora su per un gran tratto , tralasciando inizialmente le tracce del sentiero CAI 370 per le casere, nella speranza di trovare qualche garofanino di Montpellier sulle pietraie . Seguiamo gli omini di roccia fin quasi sotto la forcella Sciol de Mont fino dove la valle si restringe e la traccia si fa ripida ma siamo ampliamente ripagati dalle fioriture e dai panorami( circa quota 1850). Riscendiamo verso l’imbocco del sentiero delle Casere. Da qui, immersi in un bel bosco di conifere percorriamo il sentiero camminando costantemente su un magnifico tappeto di bottoni d’oro raggiungendo dapprima forcella della Lama e poi forcella Savalons. 


 

Il terreno è tappezzato di genziane, rododendri, ranuncoli e anemoni e i panorami che la natura ci regala sul Campanile e sui Monfalconi è da cartolina. La vastità diversa di fioriture ci dice che il periodo è giusto e che la scelta è stata ricompensata dai regali che la nostra Signora ci ha concesso; in prossimità della forcella Savalons, altro bellissimo luogo particolare per il contrasto tra i verdi prati che lo circondano e l’aspetto caratteristico di sabbia, compaiono anche la Linaiola Alpina e le Campanule dei Ghiaioni. Immersi nel paradiso, sotto un cielo azzurro con qua e là qualche nuvola scendiamo verso la Bregolina grande. I miei passi non sentono più la fatica e avrei continuato all’infinito a percorrere il sentiero del paradiso, ma in realtà il tempo passa veloce e così ci siamo incamminati verso il ritorno, in direzione di Casera Roncada. 





La giornata diventa indimenticabile quando sentiamo vicino il fischio delle marmotte risalendo da Bregolina e lungo il tratto da Forcella della Lama avvistiamo uno stupendo esemplare di camoscio maschio sul sentiero. Cerchiamo di avvicinarci per qualche foto e sembra che lui acconsenta incuriosito ma poi fugge a graziosi balzi scomparendo nel bosco. Sentiamo la vita del parco pulsare sotto i nostri passi, immersi nel verde. Immagini che riusciamo a raccogliere e trasmettere, convertite in moderne pitture ahimè digitali. Piccola pausa a Casera Roncada e poi giù per il sentiero. Già da lontano sentiamo la musica del ruscello che scende da Sciol de Mont, segno che tra poco siamo sul greto. Al parcheggio di Pian di Meluzzo la nostra è l’unica auto rimasta perché abbiamo voluto gustarci fino in fondo questa giornata.


Il Parco delle dolomiti è tutto questo, colori, paesaggi, pietraie punteggiate di fiori, roccia, fauna e ancora guglie appuntite che circondano la figura simbolo del Parco : Il campanile di Val Montanaia. La sensazione che si riceve è quella di stare bene e allora raccogliendo in silenzio solo immagini e impressioni per la nostra memoria, come sempre lasciamo meno tracce possibili del nostro passaggio.







Ci fermiamo a Maniago per una pizza e la solita birra premio che già alla televisione si sentono gli inni nazionali della finale dell’Europeo che non fa sicuramente parte dei nostri pensieri. Indimenticabile .

12 commenti:

  1. Silenzi d'Alpe writes:

    Veramente splendido il Parco dell Dolomoti Friulane e lo dico io che sono di parte (Alpe di Siusi) !!! Ricordo con emozione le tante guglie di tutte le dimensioni che si stagliano nel cielo come giganti solitari e trovano la loro apoteosi proprio nel Campanile, una Tour Eiffel di selvaggia bellezza.a presto e grazie Silenzi d'Alpe

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  2. Grazie per la visita. Ci web sentiamo Un saluto Luca

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  3. Bella la Val Cimoliana. Ci sono stato solo una volta e tanti anni fa. La lettura della tua escursione mi ha... riacceso i ricordi e devo mettere in programma un ritorno, magari in Settembre.p.s. complimenti per il "logo"ciao

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  4. Ciao FrivoloamilanoOggi tutti a casetta eh? Anche noi come gli altri amici di "suimonti" a ricaricar batterie. Tutto il Parco delle dolomiti friulane ma specialmente la Val Cimoliana è un posto stupendo. Vorrei più avanti fare una due giorni ..... chissa. L'idea del logo è mia ma le forme sono bei suggerimenti di Marisa. Ciao

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  5. Luca l'alpinauta writes:bel giretto eh? piacevole e poco faticoso, poi il cason di brica ha un suo fascino, di qualcosa che sta fuori dal tempo

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  6. Luca l'alpinauta writes:volevo dire la roncada...

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  7. Mandi Alpinauta bentornati dai viaggi in RosaSi va bene Roncada ma se dici Cason di Brica va bene lo stesso....... In Val Cimoliana tutto ha un suo non so che.Un salutino Luca

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  8. Ci sono praticamente due guadi un pò importanti da passare, che se non piove non c'è nessun problema neanche con la macchina bassa, (quanto bassa?)se vai piano. In questi giorni con la quantità di pioggia scesa ieri meglio informarsi a Cimolais, ma credo che sia meglio rimandare .Un saluto Luca

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  9. Francesca writes:

    Com'è la strada della Val Cimoliana? Parecchia acqua?Discretamente percorribile anche con macchina bassa o me lo sconsigli?

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  10. Salve Giorgio e grazie per la visita. Concordo con te, son monti incantanti. Ci ritorneremo più avanti, ho in mente il sentiero delle genziane "Troi dai Sclops" da fare la prossima estate. Un cordiale saluto Luca :up:

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  11. Anonimo writes:Sono monti incantati ci sono stato a settembre 2008 dal rifugio Pordenone agli spalyi di toro per val Montanaia e poi giù fino al Padova. Bellissima scarpinata. Grazie per la vostra presenza e per le descrizioni che date dei percorsi. Giorgio Martellago

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  12. Giorgio Martellago Ve writes:Sono monti incantati ci sono stato a settembre 2008 dal rifugio Pordenone agli spalyi di toro per val Montanaia e poi giù fino al Padova. Bellissima scarpinata. Grazie per la vostra presenza e per le descrizioni che date dei percorsi. Giorgio Martellago

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