il meteo per domenica diceva così:
Su pianura e costa cielo in prevalenza poco nuvoloso con venti di brezza che saranno anche sostenuti al pomeriggio;sulla zona montana cielo poco nuvoloso al mattino, variabile al pomeriggio con la possibilità di qualche locale rovescio temporalesco che verso sera potrebbe forse interessare anche l’alta pianura.
...
Insomma, con queste premesse si può lo stesso tentare qualcosa, ci spiace stare a casa e così imbastiamo un’escursione nella zona del Pordenonese. Piancavallo è il punto di partenza di oggi e con i suoi condomini di cemento, antenne e monti deturpati dagli impianti, è desolatamente deserto e ricorda molto lo squallore pallido di Sella Nevea. Diciamo un po’ meglio, comunque basta volgere lo sguardo all’insù verso il cielo e il Cimon dei Furlani e la Cima Manera illuminati dal sole mattutino ci rallegrano e ci mettiamo subito in cammino attraversando brevemente il percorso botanico per poi procedere sul sentiero delle Carbonaie lungo le pendici del Monte Sauc. Il sentiero immerso nella faggeta è molto bello, i fiori fanno bella mostra e la luce del sole filtra tra le foglie prendendoci per mano e portandoci su comodamente fino ai bordi della pista da sci per poi proseguire con dolci saliscendi.
Sopra di noi il cielo da azzurro si fa grigio, ma non sono nuvole per ora, è nebbia, nebbia che si infila tra i faggi, accompagnadoci per un po’ nel bosco e creando quell’atmosfera particolare di luce soffusa. La faggeta improvvisamente lascia il posto ad una fitta abetaia dove il sentiero sembra scomparire, mentre attraverso uno stretto pertugio si passa al di là e magicamente la nebbia si dirada e splende il sole nuovamente sotto il cielo azzurro. Ci godiamo questo momento per un po’, salendo i verdi tornanti tra i pini, lungo un sentiero ricco di genziane, soldanelle e anemoni, fino ad un panoramico spallone dove si dovrebbe lasciar andare lo sguardo verso la Val Artugna e invece ricompare la nebbia, che sale veloce dal basso.
Peccato, comunque fin qui è un bel giro e siam soddisfatti. Riprendiamo il sentiero per il Col Cornier ancora per un tratto in piano, ancora in un bel bosco, una bella faggeta tra rocce affioranti. Di tanto in tanto la nebbia ci consente di intravedere il verde della valle mentre saliamo la breve rampa erbosa fiorita d’erica che ci porta a Sella Sauc. Ormai il tempo ha virato verso il nuvoloso, anche se i raggi del sole cercano ogni tanto di filtrare tra il grigio intenso, tanto da creare brevi flash luminosi sui pendii e giù in basso verso la conca di Piancavallo. I profili del Cimon dei Furlani, di Cima Manera e del Cimon di Palantina appaiono e scompaiono tra le nubi togliendo un bel po’ di fascino all’escursione.
Il sentiero da forcella Sauc in poi è il tratto più bello dell’escursione, in breve si esce dal bosco e il terreno ricco di saliscendi, aggiramenti, vallette si arricchisce di cespugli di erica in fiore, rododendro nano e veri e propri tappeti di crochi. Il sentiero segue la forma della montagna lungo una bella e comoda cresta e in poco tempo siamo sull’antecima e infine sulla cima del Col Cornier con la sua bella croce.
Si alza il vento che ci costringe a coprirci ma ci fermiamo un po’ sulla cima in attesa di qualche spiraglio di luce e panorama. Il cielo ha qualche breve finestra di azzurro ma il colore prevalente è il grigio, grigio scuro sopra di noi, mentre la pianura Pordenonese e dalla parte opposta, la zona del Cansiglio e dell’Alpago sembrano sorridere di luce propria. E noi ci becchiamo di nuovo una breve tempesta di palline ghiacciate, per fortuna breve. Peccato, ormai la giornata non cambierà ma il giro è davvero bello, piacevolmente delicato.
Una occhiata dall’altro versante per vedere la situazione neve. Fortunatamente è sciolta e quella rimasta non crea problemi mentre percorriamo il crinale e gli avvallamenti ancora ricchi di crochi. Raggiunto il sentiero che porta a Casera Palantina cominciamo a scendere e in breve saimo alla Baita Arneri e purtroppo alla realtà delle nuove piste che ancor di più deturpano l’ambiente.
Scendere lungo le piste non fa al caso nostro, proprio no e allora proseguiamo in salita lungo il sentiero Gerometta verso la Val Sughet per chiudere un bellissimo anello. Il sentiero sale a brevi tornanti e decisa pendenza ma ci porta subito fuori dalla zona antropizzata e vale sicuramente un po’ di fatica in più.
Ancora genziane e poi orecchie d’orso spuntano dalle rocce che assorbono il sentiero, portandoci verso la Val Sughet aggirando con uno spettacolare sentiero le pendici del Monte Tremol.
Dopo uno spallone ci appare l’anfiteatro con il suo contorno di cime ma anche un insidioso traverso ancora coperto di neve. A fianco di noi qualche metro e poi un salto roccioso e la neve molliccia di stagione ci costringe ad alzare un po’ il livello di attenzione. Il temporale comincia a lanciare i suoi versi tenebrosi sulle cime e superiamo questo breve tratto sotto una fitta grandinata mista a qualche fiocco di neve. Per fortuna anche stavolta dura poco e così proseguiamo verso la Val Sughet. Il Cimon dei Furlani, la cima Manera, purtroppo non hanno la stessa luce di stamattina, ma in ogni caso il posto è davvero maestoso e bello.
Raggiunto un Crocifisso un crocevia di sentieri. Da qui parte la spettacolare "Alta via dei Rondoi". Noi ci innestiamo piuttosto stanchi nel sentiero che porta a valle. Dobbiamo fare una pausa, ma il temporale si avvicina, tuona forte e sento l’aria carica di vibrazioni. Un ronzio piuttosto preoccupante . Mica mi piace, proprio per niente. Tuona ancora, ci proteggiamo ora dalla pioggia e affrontiamo il ripido sentiero ancora tra fioriture di orecchia d’orso. A stretti tornanti andiamo giù, attenti a non scivolare, adesso piove ma sembra che i tuoni siano più lontani, per fortuna. Entrando nel bosco, la faggeta ancora una volta ci accoglie accompagnandoci fin giù e smette anche di piovere. A Piancavallo non c’è anima viva.
In auto, tra Aviano e Maniago torna il sereno sui monti e le cime illuminate dal sole pomeridiano sono davvero uno spettacolo che ci lascia un po’ di rammarico.
Peccato che la “nuvola del ragioniere” oggi ce l’avesse con noi, ma l’anello del Col Cornier tra maggio e giugno è davvero uno splendido itinerario. Non possiamo dire altrettanto del temporale.
giovanni writes:o hai il tempo di autoscatto maggiore di 15" o sei stato una scheggia quando hai fatto la foto con marisa sul cornier. sembrate cosi' lontani dalla macchinetta :-). bel giro.mandi luca e marisa
RispondiElimina...chi sfida il meteo certi rischi li deve accettare e tutto sommato un pò di "palline" vi hanno fatto compagnia in un giro bello che senz'altro farò con Marisa ma senza "sfide" altrimenti chi la sente :p ciao cari
RispondiEliminapoteva essere un'escursione elettrizzante :-)
RispondiElimina...certo che sei una "scheggia" ti alleni con i pesi nello zaino... :whistle:
RispondiEliminaOriginally posted by lor74cas:Lorenzolor74cas # 12. May 2011, 18:44poteva essere un'escursione elettrizzante :-)metti un ditino nella presa di corrente e poi dimmi :p :p :p
RispondiEliminaOriginally posted by frivoloamilano:...chi sfida il meteo certi rischi li deve accettare e tutto sommato un pò di "palline" vi hanno fatto compagnia in un giro bello che senz'altro farò con Marisa ma senza "sfide" altrimenti chi la sente ciao cari la mattina non era male, poi dato che ormai eravamo lì........ nessun problema per le palline o qualche tratto di neve pendente. Ma il temporale faceva proprio paura! :yikes: :yikes: :yikes: E' vero che era nuvoloso ma già da un pò di ore e poi ha cominciato a tuonare all'improvviso . comunque era più breve proseguire che tornare indietro :D (tra parentesi: non credere che non le abbia sentite, forse Marisa tuonava più del temporale :furious: :bomb: :mad: )
RispondiEliminasentieridimontagna.com writes:Ciao Luca,bel giro, e anche lungo. A me il Cornier piace molto sopratutto per la splendida vista sul gruppo del Cavallo con la Palantina a sinistra. Anche qua sopra casa mia ci sono delle belle montagne... anche se è vero che sono state deturpate da impianti e stazioni turistiche con costruzioni tipo condominio anni 70. Per il meteo purtroppo gli oltre 2000m a ridosso del mare si fanno sentire soprattutto in primavera ed estate.Mandii
RispondiEliminaOriginally posted by anonymous:giovanni writes:o hai il tempo di autoscatto maggiore di 15" o sei stato una scheggia quando hai fatto la foto con marisa sul cornier. sembrate cosi' lontani dalla macchinetta :-). bel giro.mandi luca e marisa dieci secondi e io sono una scheggia :D
RispondiEliminaOriginally posted by anonymous:sentieridimontagna.com writes:Ciao Luca,bel giro, e anche lungo. A me il Cornier piace molto sopratutto per la splendida vista sul gruppo del Cavallo con la Palantina a sinistra. Anche qua sopra casa mia ci sono delle belle montagne... anche se è vero che sono state deturpate da impianti e stazioni turistiche con costruzioni tipo condominio anni 70. Per il meteo purtroppo gli oltre 2000m a ridosso del mare si fanno sentire soprattutto in primavera ed estate.MandiiCiao OmarSiamo tornati a casa un pò avviliti perchè , e lo dico sinceramente, questo è uno dei giri più belli della zona e il maltempo ha proprio tolto tanta soddisfazione. Proprio per la sua bellezza abbiamo continuato sperando in qualche spiraglio migliore. Ci è piaciuto molto. Mandi
RispondiEliminano! no! son proprio pesi.... ma nello zaino davanti :D
RispondiEliminaOriginally posted by frivoloamilano:...certo che sei una "scheggia" ti alleni con i pesi nello zaino... ....... spione ! :D
RispondiEliminagiovanni writes:flavio per me non son pesi ma salami... ;)
RispondiEliminabelle montagne, splendida la 3 foto, non conosco il nome di quei fiori, ma sono davvero splendidi...come sempre...good LUCA...mandiFabio
RispondiEliminaOriginally posted by Highlanders:belle montagne, splendida la 3 foto, non conosco il nome di quei fiori, ma sono davvero splendidi...come sempre...good LUCA...mandiFabioCiao Fabio il fiore è di un rododendro nano. Grazie del passaggio e spero che prima o poi decidi per un trekking nelle Giulie. Mandi Luca e Marisa
RispondiEliminaquest'anno Originally posted by luca_63:Originally posted by Highlanders:belle montagne, splendida la 3 foto, non conosco il nome di quei fiori, ma sono davvero splendidi...come sempre...good LUCA...mandiFabio
RispondiEliminaCiao Fabio
il fiore è di un rododendro nano. Grazie del passaggio e spero che prima o poi decidi per un trekking nelle Giulie.
Mandi
Luca e Marisa Originally posted by luca_63:Originally posted by Highlanders:belle montagne, splendida la 3 foto, non conosco il nome di quei fiori, ma sono davvero splendidi...come sempre...good LUCA...mandiFabio
Ciao Fabio
il fiore è di un rododendro nano. Grazie del passaggio e spero che prima o poi decidi per un trekking nelle Giulie.
Mandi
Luca e Marisa quest'anno se tutto va bene andiamo a fare il Tour del Grand Combin, ma non è detto che un salto nella mia terra lo possa anche fare...vediamo un po'...fatta da cosi vicino la foto del fiore non l'avrei mai detto che era un rododendro...:ko: :)