domenica 12 luglio 2009

GARTNERKOFEL: alla ricerca della Wulfenia Carinthiaca

Marisa e Luca domenica 12 luglio 2009

Il Gartnerkofel, traduco in italiano “la cima del giardiniere”. E che si tratti oggi di un vero giardino fiorito ne ho avuto la prova salendoci in cima.

...


Seguendo ancora una volta le tracce e gli indizi lasciato da < Frivoloamilano> saliamo quindi in territorio austriaco dalla Watschiger Alm. Superato il grazioso laghetto dagli stupendi riflessi blu l’itinerario si fa subito remunerativo per i bei panorami sui monti del Pramollo, il Cavallo e la Creta di Aip in primis.





C’è una premessa da fare: ho promesso all’amico Flavio di cercare la Wulfenia Carinthiaca, un fiore raro che cresce solo in questo periodo e per noi confinanti solo nei pressi di Passo Pramollo. Ci piacerebbe tanto poterla vedere una volta, ma poi vogliamo conoscere anche quel gracchio alpino che credo che sia suo amico. E se è amico di Frivolo …..



Speranzosi e baldanzosi saliamo il comodo sentiero che in un paio d’ore dovrebbe portarci in cima. Il percorso è molto bello e facile e già da subito ci regala belle viste superando i prati fioriti della pista da sci per entrare nel primo e unico tratto di bosco prima del traverso che porta alla sella della Kuhweger Torl.
Lungo il sentiero parecchia gente, la cima è facile ma molto gratificante per cui molto frequentata, un po’ come la nostra Cima di Terrarossa. Verde dei prati, bianco delle rocce, grandi panorami, un giardino in fiore. Già proprio un giradino in fiore. E la Wulfenia? Sarà un caso, sarà che ultimamente c’è un filo molto bello che ci lega e che ci porta a condividere e scambiare pensieri, impressioni ed esperienze, sarà fortuna, sarà che devo ringraziare Marisa per una piccola deviazione, ma girandomi verso il bosco vedo parecchie macchie viola nell’erba, son tante e sono strane, mai viste. Salgo un po’ in mezzo al bosco ed eccola lì: la tanto misteriosa Wulfenia Carinthiaca si svela a me, ma non una sola, un prato intero. Sicuro di non sbagliare scatto un po’ di foto e rido, rido forte e penso al nostro caro amico. La montagna anche oggi ci vuole bene e ci svela un po’ dei suoi segreti. Nuovi occhi e nuovi passi ci fanno compagnia mentre dopo questa sorpresa continuiamo a salire.




Ad un evidente bivio segnalato il sentiero cambia direzione e numero e abbandonata la zona dei prati ci avviamo verso la sella della Gartnersattel in un ambiente sempre più roccioso. I panorami si fanno sempre più ampi regalandoci i monti della Carnia e una velato Montasio sotto un cielo azzurro macchiato da nuvole birichine. Dietro di noi una marea di gente, una comitiva numerosissima e chiassosa sale il sentiero al suono di improbabili canti alpini. Ci fermiamo e li lasciamo passare, certo che c’era da aspettarselo.
Smaltita l’onda della ola saliamo lentamente sperando di poter goderci un po’ di tranquillità dopo, quando loro scenderanno dalla cima (speriamo). Verso est un sentiero si innalza ancora dolcemente in un bel valloncello erboso che porta ad una forcella che divide il Gartnekofel dal Kuhweger Kofel.



Giù dall’altra parte della sella il Gaital. La croce di vetta, molto bella, quasi non si vede, coperta da un formicaio di gente che non accenna a scendere e molta altra continua a salire. Davvero frequentata questa cima. L’ambiente è decisamente bello e gratificante ma il chiasso decisamente poco accogliente. Non ci resta che salire. Affrontiamo l’ultima erta ma breve salita con poca convinzione , ma in cima ci arriviamo. Volevo godermela in pace ma oggi non è possibile, sembra una sagra paesana. Per giunta nel contenitore di metallo del libro di vetta solo “scovasse”. Peccato. Poi il gracchio alpino. Mi gira intorno con le sue evoluzioni, gira, gira e non se ne va. La cosa strana è che con le tante persone che ci sono qui sembra si sia fissato con me.




Mi sposto lontano dalla gente e lui spicca un piccolo volo da una roccia dove si è fermato a confabulare con un suo amico per venirmi ancora vicino, sempre più vicino. “Che c’è, devi dirmi qualcosa?” Mi guarda, fermo, sta lì. Ho capito. Prendo la macchina fotografica e gli scatto qualche foto e lui lì, in posa. Ma certo ….. è l’amico pennuto, il gracchio alpino del Gartnerkofel. Gli porto i saluti dell’amico comune e lui sembra capire e fa un paio di stupende evoluzioni sospeso nell’aria. Sembra contento, non gli frega niente di tutta quella gente, lui apprezza ben altro.



Una foto in cima per onor di firma e scendiamo per risalire un po’ il cocuzzolo erboso del Kuhweger, sgombro di gente, dove ci fermiamo in santa pace a goderci la tranquillità dei panorami. Risalgo ancora le pendici per scoprire splendide fioriture tra pennacchi e piccole torri rocciose che nascondono e svelano le valli e i monti circostanti del Corona e Carnizza che fanno da sipario al Malvuerich.





Il cielo grigio, l’arietta fresca e un po’ di nebbia ci inducono a scendere, ma con calma. Alla sella sopra la sciovia imbocchiamo il sentiero alto che porta alla Kuhweger Torl, sotto le pareti ovest, ancora tra numerose specie di fiori. Davvero bello questo facile monte. Da lì in breve saliamo al Kammleiten per gustarci ancora qualche splendida vista sulla Valle del Gaital e sui lontani Tauri. Nonostante il cielo un po’ grigio si vedono le punte del Grossglockner e del Grossvenediger.







Scendiamo soddisfatti verso valle contenti per il bel itinerario, un po’ meno per il traffico. Forse un po’ troppo sfruttato questo monte.
Improvvisamente il cielo spazzato dal vento si riapre lasciando spazio all’azzurro che prepotente entra in scena regalando quelle profondità che ti fan gustare tutte le differenze di colore tra i prati, i fiori, le rocce e le nuvole. Il gracchio vola in alto, compiendo anelli virtuosi sopra il boschetto della Wulfenia. Sarà un caso? Mi piace l’idea che non sia così e che oggi sia esattamente voluto.
Superiamo il laghetto che con l’azzurro del cielo dona i suoi riflessi per fermarci finalmente alla malga. Siamo indecisi tra una buona birra austriaca e una radler wulfenia.


Vogliamo gustarci il sapore di entrambi e così dolcemente facciamo. Alla fine uno di fronte all’altra, seduti sui tavoli in legno ci guardiamo e scoppiamo a ridere. La montagna è anche questo. I pensieri troveranno spazio nelle nostre menti sapendo che in realtà non è successo nulla.



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< FOTO E SLIDESHOW DELL'ESCURSIONE >




LA WULFENIA CARINTHIACA [/B][/I]]


In minuscoli fazzoletti di terra, nella zona del confine di Passo Pramollo alle pendici dei monti Auernig, Corona e Gartnerkofel, fiorisce nel breve spazio di pochi giorni, nella fuggevole estate di montagna, un fiore bellissimo, estremamente raro e misterioso: la Wulfenia Carinthiaca (Wulfenia carinthiaca subspecies carintiaca Lakusic).

In un'area di diffusione cosi singolarmente ristretta, a una quota tra i 1400 e i 1900 metri circa, questo splendido esemplare di flora preglaciale si erge con uno stelo nudo da una corolla di foglie larghe e frastagliate simili a una cresta di drago.

Fiore di uno stupendo colore azzurro dai toni blu-violacei che adorna e avvolge la sommità dello stelo: nell'insieme una composizione unica che si staglia tra i verdi pendii dove i pascoli cedono il passo agli ultimi stentati boschi, non rifuggendo la compagnia di folti cespugli e di rododendri e altri bellissimi fiori, non essendo legata ad altre determinate piante.

Appare improvvisa dalla notte dei tempi, nell'era terziaria quando le grandi espansioni glaciali modellarono queste terre, e concede per un breve periodo il fascino della sua primordiale e misteriosa bellezza solamente dalla fine di giugno alla prima quindicina di luglio.

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7 commenti:

  1. giovanni writes:scovasse?! ogni tanto ho la maledetta voglia di voler seguire codesti cittadini e di riversare nella buchetta delle lettere quanto hanno riversato sulle montagne grazie e interessante lo specchietto sulla wulfenia. a questo punto non posso fare altro che portare la famiglia dopo i racconti tuoi e di frivolo.ciao montagne sottosopra

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  2. Ciao Giovanni. è stato un bel giro, i rumori merenderi presto non troveranno più spazio tra gli importanti ricordi di questa bella cima.Mandi Luca e Marisa

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  3. Luca l'Alpinauta writes:i fiori c'erano, la bella giornata c'era.. peccato per la moltitudine

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  4. Nadia writes:aah...una delle mete nella mia lunga lista!!!...magari dopo il parto...durante la settimana, visto l'affollamento domenicale!!! ;oDBelle foto!!!!ciaoooo

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  5. La bellezza del Gartnerkofel è innegabile. Sarà la facilità con la quale si superano i 2000 metri, sarà la godibilità della salita tra ampi panorami, saranno i fiori e gli scorci improvvisi, certo è che alla fine sei contento e soddisfatto. Lo scotto da pagare, di contro, è che una montagna così piace a molti........però mi pare un prezzo ragionevole per un "cacciatore di wulfenie". Penso che sia stato bello scoprirle così per caso. Il gracchio,poi. Quello è proprio un egocentrico.... comunque gli avevo detto che prima o poi sarebbero venuti su dei miei amici e di comportarsi bene.:D Belle le foto della wulfenia.ciao

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  6. Originally posted by frivoloamilano:frivoloamilano # 16. July 2009, 16:24
    La bellezza del Gartnerkofel è innegabile. Sarà la facilità con la quale si superano i 2000 metri, sarà la godibilità della salita tra ampi panorami, saranno i fiori e gli scorci improvvisi, certo è che alla fine sei contento e soddisfatto. Lo scotto da pagare, di contro, è che una montagna così piace a molti........però mi pare un prezzo ragionevole per un "cacciatore di wulfenie". Penso che sia stato bello scoprirle così per caso. Il gracchio,poi. Quello è proprio un egocentrico.... comunque gli avevo detto che prima o poi sarebbe venuti su dei miei amici e di comportarsi bene.
    Belle le foto della wulfenia.
    ciao

    Caro Frivolo è stata una domenica speciale. Il tuo amico Gracchio è veramente educato come si conviene ad un vero signore e la Wulfenia una vera dama, vedessi che portamento

    Mandi a presto
    Luca e Marisa

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  7. Originally posted by anonymous:Nadia writes:aah...una delle mete nella mia lunga lista!!!...magari dopo il parto...durante la settimana, visto l'affollamento domenicale!!! ;oDBelle foto!!!!ciaooooOriginally posted by anonymous:Luca l'Alpinauta writes:i fiori c'erano, la bella giornata c'era.. peccato per la moltitudineLa cima è bella e facile. magari il prossimo anno con l'Alpinfrut nello zaino Mandi Luca e Marisa

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