lunedì 14 luglio 2008

DALLE PARTI DEL GRAUZARIA : non sfidare la Sfinge se non conosci larisposta esatta.


Quando il meteo dice no il flop è sicuro ( non il monte) ……


Le previsioni meteo l’avevano previsto e ampliamente annunciato, ma si sa, spesso non ci azzeccano e così prendiamo accordi con Marco e Giovanna, Giovanni ed Elena nostri amici di http://www.suimonti.it , per una facile escursione attorno al Monte Flop nella zona del Grauzaria in val Aupa . Visto il tempo, il nome è tutto un programma .




La Sfinge


Il cielo è già scuro alla partenza da Udine ma la voglia di fare qualcosa vince sulla ragione e allora si va in quel di Moggio. Pausa all’Hotel Carnia dove facciamo la gradita conoscenza di un piccolo gruppo del CAI di Codroipo indecisi sul da farsi. Quattro chiacchiere , un arrivederci su qualche monte e via.
Lasciamo le auto prima di Bevorchians e risaliamo il sentiero CAI 437 in direzione del Rifugio Grauzaria.



Sopra di noi già si intravede l’incombente mole della Sfinge. La Sfinge mandata da Era , nella mitologia è un segno di punizione. Insediata sopra un rupe poneva enigmi ai passanti divorando quelli che non ne venivano a capo. Dovevamo prevedere che oggi avrebbe voluto far di noi un sol boccone.



Dall’alto della sua posizione ci pone un bellissimo indovinello sul tempo “ oggi pioverà o no?”

Dopo le prime curve, quattro gocce ci bagnano un po’ e ci fermiamo per decidere cosa fare . E qui si vede la fantasia degli uomini: “anin a mangià il frico a Bevorchians li di Renzo? – Mah Iò o preferis une bire a Resiutte magari cul polec”. – “ Ma fantaz a lè un tichinin ad ore, no la butarin giaromai in stajare no? “.
Smette di piovere e allora sfidiamo la Sfinge e su almeno fino al Rifugio poi vedremo. La faccia misteriosa incombe sempre e sembra proprio voglia burlarsi di noi. Non piove, anzi a tratti spunta anche un bel sole e allora si sale ancora fino al Foran de la Gialine.



Da lì si potrebbe raggiungere la forca di Zouf di Fau in meno di un’ora, poi la cima del Flop e infine giù alla Casera Zuof di Fau e completare l’anello. Un bel giro. Ma la trappola è pronta e la Sfinge colpisce senza pietà. Percorriamo un tratto in falsopiano tra i mughi e in meno di dieci minuti il cielo si chiude di brutto e comincia a piovere intensamente. Andare avanti o tornare indietro? Al rifugio si torna in mezz’ora circa mentre al ricovero ci vogliono quasi due ore, però è un peccato visto che ormai abbiamo fatto quasi mille metri.



Eh no !!!! cara Sfinge stavolta non ci freghi, battiamo la ritirata in tutta fretta. Non sapevo però che fosse anche permalosa e in meno che non si dica ci scarica addosso tutto l’arsenale di Giove. I fulmini ci mancano ma arriviamo al rifugio completamente inzuppati, con i piedi che galleggiano dentro gli scarponi, quasi assieme ad un altro gruppo che scendeva dal Portonat con la faccia stravolta da incubo.



Il calore del rifugio ci avvolge, il minestrone e le fettuccine uniti allo speck e al dolce, il tutto innaffiato di sana birra ci riempiono il cuore e ci fanno dimenticare per un momento il Flop ( e che flop).
Accoglienti e simpatici ( il mondo è piccolo e ci conosciamo) poi sono i gestori che hanno finalmente riaperto questo Rifugio Grauzaria completamente nuovo.



Avanti con le grappe e poi scendiamo con tutta calma verso le auto. Alle nostre spalle la Sfinge si è calmata ma si fa burla di noi un’altra volta con uno splendido sole estivo da presa in giro.
Ormai la giornata è andata così e allora ormai asciutti ci bagniamo il palato a Resia.
L’escursione nel suo complesso è facile e non presenta alcuna difficoltà, consente di ammirare stupende fioriture di aquilegia, campanule, rododendri e qualche giglio martagone. Fino al Foran della Gialine sempre sotto il poderoso massiccio del Sernio e Grauzaria con la sua Sfinge, questo un singolare profilo di roccia che con il gioco delle ombre e luci sembra rievocare la figura mitologica. E’ apparentemente inespugnabile mentre in realtà è legata alla storia dell’alpinismo carnico e friulano ( mitica la descrizione della sua salita fatta da Sergio De Infanti in “io per primo non lo avrei mai pensato”opera del 1992 concorso letteratura da montagna premio Gambrinus, di cui ne conservo gelosamente una copia regalatami dall’autore) La seconda parte dell’itinerario è invece prevalentemente formata da esteso bosco.



Il Foran de la Gialine è un crocevia di sentieri per Il Grauzaria e Il Sernio attraverso la forca di Nuviernulis o provenienti dalla Val di Incaroio e dalla val Aupa . E’ possibile effettuare numerose ed interessanti escursioni e salite alle vicine cime, ma mai sfidare la Sfinge se non si conosce la risposta esatta.



domenica 13 luglio 2008 Giovanna, Marco, Elena, Giovanni, Marisa e Luca

6 commenti:

  1. Marco e Gio writes:Nonostante la pioggia ci siamo divertiti lo stesso. Merito della compagnia. Ma la risposta esatta per la Sfinge oggi è questa: tanti auguri Luca!!!

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  2. Luca l'alpinauta writes:

    Va là, va là! Mi sa che la Sfinge colpisce ad ampio raggio, dalla Val Venosta a Tarvisio tutta una pioggia!!ma si sa che l'alpinista è come Ulisse, vive la sua odissea!!mandi

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  3. Meglio asciutti a casa o bagnati in montagna? Come direbbe "QUELO":la seconda che hai detto!ciao

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  4. Come sempre la compagnia vale tutto il programma e non sarà un pò di acqua negli scarponi a fermarci. Cari veci grazie per gli auguri: tenetevi pronti che a fine luglio si va in cordata ........ e non c'è Sfinge che tenga.Mandi anche a voi .:cheers: :cheers: :cheers: :lol: :lol: :lol:

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  5. Certo la seconda che hai detto. Anzi, asciutti o bagnati meglio in montagna che a casa.Ciao Luca :beer: :up:

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  6. Altrochè Odissea. Sembrava il giudizio universale. Mancava solo Noè e poi c'eran tutti. Mandi.

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