domenica 30 settembre 2018

Nischiuarch


i colori caldi, della stagione che mi piace di più, non sono ancora al massimo del loro splendore, ma si comincia a vedere il cambio. 

Le foglie nel bosco di Nischiuarch stanno virando tonalità ed è fantastico cogliere i particolari in un bel pomeriggio di fine settembre.










Seduti, un po nascosti sui prati del Monte, restiamo in silenzio ad ascoltare il bramito dei cervi sperando che qualcuno sul far della sera spunti fuori dal bosco dov e regna sovrano. Se ne sente la presenza costante, uno particolarmente vicino con il suo verso d'amore. Più di cinque, a distanze diverse, ne conteremo alla fine ma non riusciremo a vederli. Certo sarebbe stato bello, ma solo il piacere di sentire il bramito così vicino è una grandissima emozionante esperienza.




Quando la luce se ne sta per andare e il sole cala dietro la montagna, la temperatura si fa frizzante e decidiamo di tornare indietro, giusto in tempo per l'Enrosadira di "noialtri", ultimo spettacolo sul lontano Lavador.



La strada che scende a Uccea è ormai buia, l'asfalto contorna i profili della montagna su cui è scesa la sera. Una femmina di cervo ci attraversa la strada per un ultimo saluto ...... a volte bastano poche ore, un pomeriggio..........

2 commenti:

  1. Ciao e bentornati, finalmente posso tirare un sospiro di sollievo, era da tanto tempo che non avevo vostre notizie….
    Senza pensare troppo in negativo ero arrivato a supporre che vi foste stancati di scrivere su questo diario di montagna anche perché ora il mondo gira sui social e lì sembra sia più facile comunicare.
    Che dire, immagini come sempre molto belle ed escursioni tranquille.
    Ho notato che hai lasciato più spazio alle immagini che non alle parole: scelta definitiva da coltivare o momentaneo esperimento?
    A me piacciono le tue parole, alcune mi hanno fatto venire i brividi, ancora adesso se le rileggo. Alcune sorridere, altre riflettere…. E di questo non finirò mai di ringraziarti.
    Hai già capito che un po’ mi dispiacerebbe se questo fosse il tuo intento.
    Beh, augurandomi di leggerti ancora su questi schermi (magari senza dover aspettare circa tre mesi per avere vostre notizie) vi saluto e buona montagna, che in questo periodo è al massimo del suo splendore.
    Decimo

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    1. Ciao Decimo, periodo pesante. Mi divido tra la montagna, la fotografia, il lavoro e impegni familiari importanti. E' vero che la fotografia fatta non solo durante le escursioni porta via tempo ( ad agosto e settembre ho fatto due mostre collettive, con alcuni amici, una dedicata ai boschi del Friuli e una sulla macrofotografia) e se a quella metti vicino il lavoro e altre cose di famiglia, ti ritrovi alla sera con la voglia di scrivere ma ti manca la forza e allora rimandi e rimandi .......... Poi in effetti bisogna anche stare attenti a non farsi ingoiare dai social, dove le foto e le parole durano l'attimo di un like ma poi spariscono nel nulla.
      Mancano ancora alcune escursioni fatte durante l'estate dove spero di dare spazio alle parole, ma quest'anno abbiamo fatto montagna un pochino al di sotto delle aspettative e le parole rischiano di essere ripetitive o con un po troppa retorica....... porta pazienza, speriamo presto di tornare a talpinare come prima !
      Un caro saluto Luca e Marisa

      p.s. in un periodo come quello attuale, dove tutto è superficiale e corre alla massima velocità, e' bello sapere che c'è ancora qualcuno che trova piacere nel leggere qualche riga in più provando emozioni. Questo stimola chi scrive a non mollare

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