domenica 9 settembre 2018

Val Menera


Arriva la notte, nel bosco è facile smarrirsi .......o cercare di fuggire......
Ci piace molto stare nel bosco di abeti e faggi in questo periodo che precede il cambio di stagione, la luce del sole del pomeriggio, che filtra tra i rami degli alberi, esalta il sottobosco, portando in evidenza i primi cambi di colore delle foglie. Il profumo forte di corteccia e di muschio si mescola con l'odore acre di selvaggina e di funghi. 












Una camminata tra boschi e radure aspettando sera, quando il tramonto disegna i profili delle montagne. E' proprio in questo momento, in questi pochi minuti in cui l'ora d'oro e poi l'ora blu lasciano il posto alla notte e i colori diventano un colore solo, è affascinante l'attesa.


Un po' prima ci sistemiamo, senza mai interrompere il silenzio, all'interno del bosco, ai margini di una grande radura. L'attesa è abbastanza lunga, più o meno due ore, durante le quali ci guardiamo senza parlare consapevoli che la stessa può essere vana, ma vale la pena essere li. Le rane cominciano a gracidare mentre un paio di falchi volteggiano in cielo. Rassegnati a ritornare a casa a mani vuote attendiamo comunque che la luce faccia il suo corso, che il sole inesorabilmente disegna sopra i profili del bosco. E' in questo momento che la foresta si trasforma, il silenzio comincia a fare rumore, l'atmosfera diventa fantastica e sulla radura si alza un velo di nebbia, è l'inversione termica. La nebbia è in realtà il respiro della foresta che si ravviva.........






............. aspettiamo con ansia e grande emozione il suo Re indiscusso, ne sentiamo la presenza, siamo sicuri che sia li a pochi passi da noi, ma non si farà vedere..............l'appuntamento è rimandato, la tecnologia prima e nostri occhi poi per stavolta devono rinunciare ...............

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