sabato 29 ottobre 2011

SULLA DORSALE DEL BRUTTO PASSO

Luca e Marisa 16 ottobre 2011

Superato il paesino carnico di Ampezzo, seguiamo la rotabile del Passo Pura, immersi nel bosco dominato dalla tozza piramide del Monte Tinisa. Affiancato il rifugio Tita Piaz e la casa botanica scendiamo per qualche metro per poi imboccare la forestale per Casera Tintina.......


 

L’escursione inizia lungo la pista, in un bel bosco misto di faggi e abeti, si supera alcuni tratti scoscesi dove affiorano rocce di vari colori, prevalentemente formate dai gessi del monte Tinisa risalenti al Giurassico, quando il mare si estendeva fino a queste montagne. Oltre i rami degli alberi piacevoli scorci sul lago di Sauris ci accompagnano fino all’ampia radura dove sorge la Casera Tintina, illuminata e finalmente baciata dal un tiepido sole. La muraglia di roccia del Tinisa fa la sua imponente comparsa, riportandoci indietro con i pensieri a qualche anno fa quando per la prima volta ho fatto “apprezzare“ a Marisa tutta l’esposizione di una breve cengia attrezzata che precipita su un canalone e che per questo ancora oggi mi ringrazia. 





Oggi niente di tutto ciò, lasciamo a sinistra l’imbocco del sentiero che porta al Malpasso di Tinisa inoltrandoci nel bosco, dove i larici cominiciano a mostrare veramente i segni dell’autunno. Ad un bivio presso una valletta erbosa prendiamo a destra seguendo il sentiero 233 che oltrepassa il rio Tintina e si inerpica sul costone boscoso del Monte Cavallo di Cervia ( Cjaval di Tintina). Il sentiero sale in prima parte ripido per poi sbucare in una graziosa radura con una bella ancona votiva e prosegue lungo una dorsale quasi pianeggiante protetta da magnifici larici in parte avvolti dai licheni. L’aria è davvero buona, segno che il bosco è in salute, d’altronde proprio i licheni son segno di tutto questo. La dorsale sbuca presso l’ampia sella di forca Montof, crocevia di sentieri e bel punto panoramico sui Monti di Sauris, che in parte nascondono le forme aguzze delle Dolomiti Pesarine.





Il sole e la brezza si mettono finalmente d’accordo e ci accarezzano invitandoci ad una sosta. Poi lasciato a sinistra il sentiero che a strette serpentine si inerpica sulla cresta della Punta dell’Uccel ci dirigiamo per un tratto lungo il sentiero che scende a Casera Montof, dopo aver ammirato le valli e i prati che scendono verso Forni di Sotto e le lontane sagome dal Cimon di Agar fino alla costa del Paladin, ritorniamo sui nostri passi per dirigerci finalmente verso la lunga dorsale che con una splendida traversata si dirige verso il Passo del Zauf e il Monte Bivera. Un sentiero in parte inerbito taglia i ripidi pendii erbosi che sul versante di Forni salgono dal tipico bosco di larici, abeti e faggi di rara bellezza.





Son boschi di leggende, di sblifs, streghe e massarui che si nascondono tra gli alberi, e si divertono a nascondere i sentieri, tanto che all’inizio seguiamo una traccia errata. La storia della Carnia porta con se queste leggende e ci piace immaginare che tra questi boschi si possano nascondere queste piccole creature.
Il sentiero ora 214 si sviluppa prevalentemente a sud, facendoci godere del tiepido sole, senza però nasconderci i panorami da entrambi i versanti di questo lunga traversata. Superiamo radi boschetti di abeti e larici, fino ad una insellatura che precede la ripida salita verso il Monte Puintat e il Brutto Passo. Lungo la salita che precede il passo alcuni tratti testimoniano la franosità di questo terreno marnoso. Superati alcuni scavalcamenti giungiamo al punto più suggestivo dell’itinerario: il Brutto Passo, una cresta lastricata esposta ma sufficientemente larga, sospesa da una parte e dall’altra e dal panorama spettacolare.









Il percorso prosegue superando i dirupi del Brutto Passo con continui e panoramici saliscendi, ora comodi e rilassanti, si supera la cimetta erbosa del monte Priva in direzione della grande mole del Monte Bivera. Ci fermiamo prima della salita per il Passo del Zauf.






Il percorso fino a questo punto si è rivelato una vera sorpresa, molto piacevole e panoramico, da una parte il lago di Sauris con le sue cime dalle morbide curve, dietro le Terze e il gruppo dei Claps. La bella giornata ci concede di spaziare ben oltre, ad ammirare ancora una volta le forme inconfondibili delle Carniche e delle Giulie, ma anche qualche scorcio dolomitico. I Monfalconi sono in controluce, e velati da sottili foschie. I colori son quelli di uno splendido pomeriggio d’autunno.




La direzione del ritorno, oltre a portarsi con se il pensiero della discreta lunghezza di questo itinerario ci regala ancora i colori del bosco d’autunno sotto un cielo azzurro e come al solito riusciamo a fare tesoro della nostra terra mescolando i colori con i sapori.










Siamo tra gli ultimi avventori, attorno al focolare acceso del rifugio. Il crepitio del fuoco si mescola al suono che riempie l’anima di una bella fisarmonica, davanti ad un buon bicchiere di vino rosso.

8 commenti:

  1. Questo versante non lo conoscevo. (Con Marisa abbiamo percorso una volta il sentiero Tiziana Weiss, scendendo per Forca Montof)Bello, panoramico e già in veste autunnale, anche se il verde cerca di resistere da qualche parte. Una splendida giornata conclusa in un' ottima atmosfera... :wine: ciao cari ;)

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  2. Originally posted by frivoloamilano:frivoloamilano # Saturday, October 29, 2011 9:20:18 PMQuesto versante non lo conoscevo. (Con Marisa abbiamo percorso una volta il sentiero Tiziana Weiss, scendendo per Forca Montof)Bello, panoramico e già in veste autunnale, anche se il verde cerca di resistere da qualche parte. Una splendida giornata conclusa in un' ottima atmosfera... ciao cari Ciao Frivolipartire da poco oltre il Tita Piaz fino al Passo del Zauf è abbastanza lunga, ma la giornata piacevole dai colori autunnali invogliava a proseguire.......poi mi è venuta fame e allora son tornato indietro :D

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  3. giovanni writes:che bel brutto passo, avete un bel sorriso ;). speriamo duri il bel tempo avrei una robetta in zona da fare. ciao sottosopra, prima o poi ci incontreremo

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  4. Originally posted by anonymous:giovanni writes:che bel brutto passo, avete un bel sorriso ;). speriamo duri il bel tempo avrei una robetta in zona da fare. ciao sottosopra, prima o poi ci incontreremoL'tinerario è remunerativo per i bei panorami e siamo stati soddisfatti:). Per il resto da quelle parti se tiene il tempo il Bivera dovrebbe essere interessante ...............:D

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  5. Ezio writes:Brutto passo.. ma bel giro ,come sempre ben descritto e ben fotografato bravi Luca e Marisa .

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  6. Originally posted by anonymous: Anonymous # Thursday, November 3, 2011 9:10:42 PMEzio writes:Brutto passo.. ma bel giro ,come sempre ben descritto e ben fotografato bravi Luca e Marisa .Ciao Ezio. Se il posto è bello e la giornata pure, è tutto più facile :)

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  7. Bei posti ho ancora il ricordo di quando siamo arrivati sui dolci pendii erbosi finali salendo da Forni di sotto e poi dalla cresta si intravede il lago di sauris.

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  8. Originally posted by lor74cas:Bei posti ho ancora il ricordo di quando siamo arrivati sui dolci pendii erbosi finali salendo da Forni di sotto e poi dalla cresta si intravede il lago di sauris.non sono mai salito da Forni di Sotto, deve essere bello..... sono sceso un pò fino a Casera Montof e non mi sembrava male, ma verso Forni no, non ci sono mai stato.

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