Il titolo doveva essere “il Monte Avanza” ma si vede che per arrivare in cima dobbiamo attendere ancora la prossima volta.
L’anno scorso salendo da Casera di Casa Vecchia, distratti da un gruppo divertente di capre di montagna non mi accorgo della deviazione a sinistra per il passo dei Cacciatori e ci infiliamo, seguendo degli ometti, diritti diritti nel canalone sud ovest del monte Avanza. Itinerario faticoso perlopiù utilizzato come via di discesa. Ci inoltriamo convinti su per i liscioni calcarei fino allo stretto corridoio dove di fronte a due grossi blocchi e un cavo spezzato ci fermiamo, ormai stanchi per la salita, inconsapevoli che con due brevi passaggi su roccia saremmo arrivati alle selletta sotto la vetta. Incompiuta con un po’ di rabbia per il banale errore.
Ci ritorniamo quest’anno partendo dalle sorgenti del Piave decisi a completare il giro per il Passo dei Cacciatori, il Passo Sesis e giù passando per il rifugio Calvi.
Lasciata l’auto presso il parcheggio ci incamminiamo verso Casera di Casavecchia. E’ una bella giornata, splendono al sole il Lastroni e il Peralba mentre il rifugi Calvi e il Chiadenis in controluce osservano.
Seguendo il sentiero 173 e lasciata la traccia per la Casera risaliamo il bosco di abeti, nelle radure fiorisce abbondante l’arnica montana e l’aconito giallo. Superato un vallone detritico e rasentando una parete ci raccordiamo con il sentiero proveniente dalla Casera che avevamo risalito l’anno scorso e finalmente entriamo nella vallone al cospetto delle dominanti bastionate rocciose delle Torri delle Genziane.
Risaliamo per un tratto il vallone sud ovest sorridenti pensando all’anno passato quando invece di svoltare a sinistra, da ometti seguiamo gli ingannevoli ometti e come capre siamo andati dietro alle capre. Il sentiero per il passo dei Cacciatori risale quasi impossibile e apparentemente insuperabile un salto di roccia puntando verso nord e con strette svolte su una cengia scavata nella roccia spiovente ci porta nel superiore catino detritico. Il posto è davvero particolare, da un lato la Creta di Casera vecchia, davanti a noi il Passo dei Cacciatori, poi tutte le creste dentellate che si collegano alla Creta dei Cacciatori, il ripido ghiaione che sale alla forcella delle Genziane il tutto al cospetto dei merlati Campanili omonimi.
In mezzo al catino, facendo attenzione, un vecchio cartello in legno ci indirizza verso il monte Avanza, in direzione del ripido ghiaione. Decidiamo di affrontare subito la salita prevedendo una bella sosta alla forcella, ma il ghiaione è ripido e oppone una discreta e friabile resistenza ai nostri passi. La forcella delle Genziane è il premio per la fatica. Una vera oasi verde in questo deserto di pietre, incastonata tra guglie, torrioni e pareti. Siamo stati in molti posti ma questo è veramente stupendo, merita tutta la fatica e non ha eguali, almeno nella nostra zona. Un prato tra le rocce, coperto di genziane punteggiate, arnica, giglio martagone, genzianelle. Potrei mettermi giù nell’erba e attendere qui la fine del giorno con un bel pisolino.
Invece seguo con la vista come dovrebbe proseguire il nostro cammino. Un sentiero rasenta gli strapiombi della creta dei Cacciatori e portandosi alla base di una parete rocciosa la risale con delle serpentine esposte per poi girare oltre uno zoccolo dove una cengia attrezzata e un passaggio parecchio esposto portano sulla cresta fortificata con i resti di guerra e quindi in cima .
Mentre son li che osservo, l’urlo. Dalla parete della Creta dei Cacciatori vien giù di tutto, una raffica di massi, grandi e piccoli cadono sul sentiero che passa sotto. Se per caso un escursionista fosse passato di lì ……
Sulla parete un paio di alpinisti la causa. Decidiamo di attendere, ma altre scariche vengono giù e i due sembrano impiantati lì. Marisa non se la sente di passare sotto ( io ho la testa dura), anche perché il sentiero taglia un tratto di ghiaione che precipita nel vallone. Io passerei velocemente ma poi penso che ha ragione lei e così ce ne stiamo ancora un po’ lì a goderci il posto pur sempre magnifico prima di affrontare la divertente discesa del ghiaione e la successiva risalita al Passo dei Cacciatori tra pietre resti di guerra e ancor splendide fioriture. Un breve strappo e raggiungiamo l’intaglio con i suoi numerosi resti di guerra. Dal Passo uno sguardo indietro al catino detritico, ma lo spettacolo è anche davanti, il Pich Chiadenis, un pezzo del Peralba e la splendida discesa verde della valle di Fleons con la sovrastante giogaia. Altra sosta.
Un sentiero risale il dosso erboso portandoci al Falso Passo dei Cacciatori dove inizia l’attacco alla ferrata del Chiadenis. Noi seguiamo invece il sentiero 173 che con un lungo traverso fiorito, sotto le pareti, ammirando ancora dall’alto la valle di Fleons, ci porta verso il Passo Sesis. Superato uno sperone roccioso con l’aiuto di un paio di staffe e un cavo, in breve siamo al Passo, al cospetto del Peralba. Una breve discesa e siamo al rifugio Calvi.
Fervono operazioni di Soccorso Alpino e alcune persone sono in apprensione per degli amici che stanno affrontando la ferrata dei quali non hanno notizie. Li abbiamo incontrati noi un’oretta prima ed erano all’attacco. Ma le ricerche riguardano un terzo escursionista che poi viene recuperato sano e salvo con l’elicottero.
Sarà mancata la cima, ma il giro è comunque molto bello, la birra del Calvi è buona e nonostante tutto per oggi, per noi, basta e ….Avanza.
Spettacolare è l'unica parola che mi viene in mente, non me ne AVANZAno altre.Chi la dura la vince! Marisa sempre giudiziosa ;) ciao
RispondiEliminagiovanni writes:dell'avanza ho un bel ricordo ed e' in lista per quest'anno si spera, magari ci torniamo insieme...grazie dell'anticipazione e saggia decisione!p.snon mi arrivano piu' gli avvisi dei tuoi nuovi post. problema mio?
RispondiEliminaAl terzo tentativo andrà bene, belle foto complimenti. Ci siamo quasi incrociati, eravamo in zona. Alle sorgenti del Piave ispezionavano l'auto dell'escursionista in ferrata quando siamo passati di li.
RispondiEliminaOriginally posted by frivoloamilano:Spettacolare è l'unica parola che mi viene in mente, non me ne AVANZAno altre.Chi la dura la vince! Marisa sempre giudiziosa ciaoPeccato perchè la giornata assicurava un altro spettacolo dalla cima.Comunque prima siamo arrivati sotto il canale, poi sopra la forcella ........ piano piano Avanziamo :lol: :lol: :lol:
RispondiEliminaOriginally posted by lor74cas:Al terzo tentativo andrà bene, belle foto complimenti. Ci siamo quasi incrociati, eravamo in zona. Alle sorgenti del Piave ispezionavano l'auto dell'escursionista in ferrata quando siamo passati di li. Grazie per le foto. Peccato non esserci incontrati , sarebbe stata la prima su per i monti :) Per un attimo con cinismo ho pensato che i soccorsi erano per i due in parete :whistle: :whistle: :whistle: ...... solo per un attimo però :D
RispondiEliminaOriginally posted by anonymous:giovanni writes:dell'avanza ho un bel ricordo ed e' in lista per quest'anno si spera, magari ci torniamo insieme...grazie dell'anticipazione e saggia decisione!p.snon mi arrivano piu' gli avvisi dei tuoi nuovi post. problema mio? per quanto riguarda il sito forse devi aggiornare anche il link sugli avvisi. Non mi aspettavo un caos simile per un banale errore. Stavolta non mi sono arrabbiato, era così bello il posto che non sarebbe stato giusto :D
RispondiEliminagiovanni writes:avevo gia' aggiornato il feed dopo che mi avevi avvisato. stamane mi sono iscritto nuovamente e finalmente vedo gli ultimi 2 post. grazie
RispondiEliminavittorio65 writes:Bellisime foto. Io l'ho fatto nell'ottobre 2008, giornata stupenda come la tua. Dalla forcella delle genziane circa un'ora alla cima Avanza. Ancora grazie per le belle foto.P.S.: Allego il link del video che ho fatto della mia uscita.Scusa la qualità delle foto, ma ho dovuto comprimere il file perchè troppo pesante.Ciao Vittorio.http://www.youtube.com/watch?v=H2VvpeN_f9w&feature=plcp&context=C339811cUDOEgsToPDskK1JXPVw4I96fkeBaojO_nB
RispondiEliminaOriginally posted by anonymous:vittorio65 writes:Bellisime foto. Io l'ho fatto nell'ottobre 2008, giornata stupenda come la tua. Dalla forcella delle genziane circa un'ora alla cima Avanza. Ancora grazie per le belle foto.P.S.: Allego il link del video che ho fatto della mia uscita.Scusa la qualità delle foto, ma ho dovuto comprimere il file perchè troppo pesante.Ciao Vittorio.http://www.youtube.com/watch?v=H2VvpeN_f9w&feature=plcp&context=C339811cUDOEgsToPDskK1JXPVw4I96fkeBaojO_nBCiao Vittorio , grazie del passaggio. Mi ricordo di aver visto il tuo video/foto tempo fa proprio mentre cercavo qualcosa sull'Avanza. Bell'uscita, mi è mancata la cima però va bene lo stesso . Mandi
RispondiEliminaUn'informazione, grazie. Dovrei fare lo stesso giro vostro con dei ragazzi. E' fattibile: quali sono i reali pericoli? Tutti mi consigliano di farlo al contarrio, cioè in senso orario: calvi-setis-cacciatori-sorgenti del piave. qual è il vostro pensiero? Grazie. federico
RispondiEliminaPericoli reali, se non avete intenzione di salire il Monte Avanza, non ce ne sono, anche se non è mai da sottovalutare la montagna. Facendo solo l'anello, escludendo la salita al Monte Avanza dove si deve passare una cengia stretta e piuttosto esposta, io non avrei preferenze per il senso. Se per tanti è meglio in un altro senso noi abbiamo scelto di affrontare i tratti più ripidi in salita e tenere la sosta al rifugio Calvi per la discesa , ma non c'è molta differenza. Ciao
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