1 agosto 2010
Finalmente il Canin. Non ci ero mai stato prima sulla vetta. L'ho guardato migliaia di volte, dal Matajur, dalla Val Resia, dai Piani del Montasio, dal Monte Sart.
La visione di quella roccia aspra, quella massa bianca che si vede da lontano, evoca ogni volta suggestioni e seduzioni.
Il massiccio del Canin si stacca come una muraglia sopra gli altipiani carsici del Foran del Muss e del Kaninski Podi. Da sopra le viste sono belle, da mozzare il fiato, ma la salita sembra impossibile, protetto dalle leggende di orchi e streghe che ne custodiscono i segreti, di mille caverne dove in profondità l’acqua laboriosamente scava impenetrabili echi di immaginazione.

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