Marisa e Luca domenica 23 maggio 2010
Il Cuel di Lanis è dopo il Chiampon l’elevazione più importante del percorso alpinistico conosciuto come l’Alta Via del Cai Gemona. Un bellissimo e complesso itinerario caratterizzato da continui e faticosi saliscendi, sottili e ardite creste, passaggi esposti che attraverso numerose cime successive termina appunto al Cuel di Lanis.
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Le cime del Cuel di Lanis e del Postoucicco , che si affacciano con i loro ripidissimi versanti sulla Valle del Torre, le avevamo osservate da lontano durante una escursione verso Sella Foredor e mi avevano incuriosito. Ho provato a fare una ricerca sui toponimi ma non ho trovato molto. L’ambiente isolato, solitario e selvatico ha un non so che di misterioso e merita andare a vedere.
Imbocchiamo il sentiero 729 che inizia in corrispondenza di una larga curva lungo la strada che dalla trattoria Sorgenti del Torre porta al Pian di Tapou.
Il sentiero si sviluppa inizialmente in un bel bosco di frassini e passa accanto a vecchi ruderi abbandonati. La traccia si snoda tra fioriture di anemoni, polmonaria, fiori rosa di licnide e azzurri nontiscordardime. Il problema è l’erba alta e soprattutto le ortiche.
Certo i due caprioli che ci osservano tra gli alberi ci sono abituati. Anche stavolta non faccio in tempo a scattare niente che spariscono tra la fitta vegetazione, lasciandoci stupiti. In poco tempo superiamo la sorgente dei Rio Vodizza e la successiva strada forestale per immergerci in una fitta faggeta. Il sentiero sale decisamente a svolte continue, ma non è molto remunerativo, pochi sono gli scorci panoramici sulla catena dei Musi e il sottobosco è ricoperto di sfasciumi, rami spezzati ed erba alta.
Un ultimo tratto di sentiero a gradini di pietra ci porta al ripiano dove sorge il complesso della Casera Noacco/Tasaoro. Finalmente si esce dal bosco e si può guardare un po’ più lontano. La Casera sorge in una graziosa radura sotto la cima del Postoucicco, un bel balcone sui Musi e sulla Val Venzonassa. E’ ottimamente ristrutturata ed attrezzata. Normalmente è chiusa e di proprietà privata, ma oggi per fortuna c’è qualcuno e così possiamo fermarci un po’ a chiacchierare e a visitarne l’interno molto ben pulito e curato.
Da qui in circa un’oretta ancora si dovrebbe arrivare in cima. Un sentiero sale finalmente in un bel bosco di vegetazione un po’ più rada fino al bivio per forcella Dolina che lasciamo sulla sinistra seguendo le indicazione per il Cuel di Lanis. Dolcemente si esce dalla boscaglia seguendo la traccia tra rocce carsiche fino al Plan di Lanis. Intanto il sereno se ne va e grossi nuvoloni ricoprono il cielo. Minaccia pioggia e davanti a noi per la prima volta oggi appare la sagoma del cima. Un ripidissimo sentiero ne risale le pendici.
Questo tratto fino sotto la rampa finale è secondo me il tratto più suggestivo dell’itinerario. Percorriamo una bella traccia tra bassi arbusti di mughi, ginepri e piante di mirtillo, in un bella conca prativa avvolta dalle creste del Postoucicco e del Cuel di Lanis, mentre verso nord ovest si apre la visuale sulla Val Venzonassa, sul Plauris, sullo Jof di Ungarina e sul Lavara. In lontananza si vedono i verdi tetti della casera Confin alta dall’altra parte della Valle. Oltre i Musi le bianche pareti innevate del Canin.
La cima è lì, manca “solo” l’ultimo tratto, che però si rivela molto faticoso, ripido e piuttosto ostico in caso di terreno umido. La traccia sale praticamente diritta per balze erbose, non complesso ma decisamente faticoso e non mi resta altro che affrontarlo subito, prima che inizi a piovere.
Costeggiando una parete rocciosa ricca di fioriture di Orecchia d’Orso si arriva su una stretta e aerea cresta. Dall’altra parte appare tutta la valle e lo sguardo può spaziare lontano oltra il Chiampon. In un attimo superato lo stretto passaggio e la breve rampa, la cima.
Il tempo è quello che è però ugualmente i panorami sono davvero grandiosi. La fatica della salita finale è appagata dallo spettacolare paesaggio e impossibile non restare colpiti dalla sensazione di grande spazio.
Le valli del Torre sono laggiù ben oltre mille metri più sotto le verticali pareti meridionali della catena. Seguo con gli occhi il filo delle creste dell’Alta Via del CAI Gemona , davvero un sentiero ardito, unico, solitario. So che lungo il percorso c’è una targa che dice così
"per amore un uomo libero
salito quassù, scese a raccontarci
di quel che con le mani
non si tocca, di quel che con
gli occhi non si vede, di quel
che suona e respira su queste
montagne…"
di sicuro è una dedica a chi ha fortemente voluto qualche decina di anni fa questo itinerario. Dalla Cima del Cuel di Lanis si può oggi sentire, seppur solo un po’, questo respiro.
< TUTTE LE FOTO DELL'ESCURSIONE NELLA PRESENTAZIONE>
giovanni writes:peccato un po' per la gg nuvolosa ma comunque biel, biel e biel e vonde!ciao marisa e luca
RispondiEliminaSilenzi d'Alpe writes:Sempre un piacere leggere i tuoi Post guardare le tue foto !Mandi e a presto sui ns Blog
RispondiEliminaLe nuvole le hai trovate quindi il mio post metereologico lo lascio ancora qualche giorno.Mi sa che sto battendo la fiacca, qua tutti in giro ed io a casa.
RispondiEliminaAncora una volta alla scoperta di una montagna per regalarci sensazioni dolci e forti nello stesso tempo.ciao cari :)
RispondiEliminaOriginally posted by anonymous:giovanni writes:peccato un po' per la gg nuvolosa ma comunque biel, biel e biel e vonde!ciao marisa e lucaMandi Giovanni, si, in effetti in cima è davvero molto bello !
RispondiEliminaOriginally posted by anonymous:Silenzi d'Alpe writes:Sempre un piacere leggere i tuoi Post guardare le tue foto !Mandi e a presto sui ns BlogCiao Andrea, anch'io ti seguo ........ nei silenzi :) !
RispondiEliminaOriginally posted by lor74cas:Lorenzo # 27. May 2010, 11:43
RispondiEliminaLe nuvole le hai trovate quindi il mio post metereologico lo lascio ancora qualche giorno.
Mi sa che sto battendo la fiacca, qua tutti in giro ed io a casa.
Vedi di darti una mossa e non cercar scuse con il meteo !!! :D
Originally posted by frivoloamilano:frivoloamilano # 27. May 2010, 16:49
RispondiEliminaAncora una volta alla scoperta di una montagna per regalarci sensazioni dolci e forti nello stesso tempo.
ciao cari
Ciao Frivolo
ho gustato la tua puntata al Passo degli Scalini in avanscoperta. Hai visto che vicine le cime Castrein? :) :) :)
....e grazie per il commento.
Un saluto alla family (:cat: compreso)
Luca e Marisa
Luca l'Alpinauta writes:una cime a fil di cielo, lungo una delle dorsali più belle delle nostre montagne
RispondiEliminaOriginally posted by anonymous:Luca l'Alpinauta writes:una cime a fil di cielo, lungo una delle dorsali più belle delle nostre montagned'accordissimo:up: !!!!Mandi
RispondiEliminacerti fiori purtroppo non li conosco...però le foto sono troppooooooooo belle...orecchia d'orso è fantastica!!!:D
RispondiEliminaOriginally posted by Highlanders:Fabio # 2. June 2010, 21:13
RispondiEliminacerti fiori purtroppo non li conosco...però le foto sono troppooooooooo belle...orecchia d'orso è fantastica!!!
grazie Fabio
a presto