lunedì 3 agosto 2009

GROSS ROSENNOCK: bellissimo itinerario nel parco del Nockberge

Rosy, Enzo, Lisetta, Marisa e Luca

Monti di roccia che sembrano cristalli, dalla conformazione dolce, arrotondata, chiamati “Nocken”, fanno parte del Parco Nazionale Nockberge, nella più antica regione montana dell’Austria.


...


Andiamo a far visita a questa catena montuosa salendone la cima più alta: il Gross Rosennock, una delle 60 cime dell'amicizia. Lasciata l’auto nei pressi del rifugio alpino Erlacher Hutte sopra l’abitato di Kanning, nella zona di Radenthein ( Bad Kleinkricheim) saliamo lungo la strada forestale (170) in direzione del Feldhutte.

La natura si offre subito a noi con tutte le varie straordinarie sfaccettature: boschi, zone rocciose, alpeggi e prati alpini, graziose piccole baite. Già dai primi passi piacevolmente saliamo con buona pendenza per immergerci in un affascinante mondo alpino. Seguiamo la strada fino nei pressi del Feldhutte per poi salire lungo un comodo sentiero su dolci dorsali e morbide colline. I monti Nock facenti parte del Nockberge Nationalpark offrono piacevoli e interessanti punti di vista, la catena montuosa è una delle più interessanti d’Europa. Già da subito notiamo strani colori nelle rocce che sembrano brillare di luce propria. Scopriamo poi che è l’effetto dei minerali di cui sono composte (tra cui il silice) che donano particolari riflessi cristallini. Una leggenda narra che il Gross Rosennock è sostenuto da quattro pilastri d’oro e dicono che un grosso tesoro sia custodito al suo interno. Con l’oro ricavato dalla montagna fu costruito un campanile e ancor oggi dicono che la montagna ne sia ricca.
Mentre saliamo risalta davanti a noi in primo piano la parete rocciosa quasi verticale del Predigestuhl circondata dalle rassicuranti e morbide cime della Gurktaler Alpen. L’aspetto quasi arrotondato degli alpeggi che sovrastano le rocce fanno capire che si tratta di composizioni montane geologicamente molto vecchie. Un bell’itinerario, decisamente interessante.



Superato un bivio che porta verso il Nassboden Lake proseguiamo seguendo una pista che con una certa pendenza costeggia le recinzioni dei pascoli per terminare su una magnifica dorsale erbosa dove la vista spazia verso l’infinito, velata solo da una evanescente foschia azzurrina. Seguendo la traccia di sentiero risaliamo tutto il fianco della montagna per giungere in cima. Lungo il percorso la splendida visuale sul laghetto e sui monti circostanti.



Davvero bello. La compagnia è buona e collaudata, il posto è un piccolo paradiso unico nel suo genere, un autentico gioiellino. Ci voleva, per una giornata dove la fatica lascia posto alla bellezza della natura. Consiglio un giretto da queste parti.
Poi tanto girettino non è, tanto che per arrivare in cima al Gross Rosennock ci vogliono poco meno di tre orette e il percorso di ritorno è ancora lungo. Il Kleine Rosennock sale praticamente a fianco ed è raggiungibile dalla cima scendendo per una impervia e sottile cresta.

In cima una bella croce di vetta, una firma sul libro, un po’ di contemplazione e tanta pace. Mentre i compagni riposano, curioso esploro un po’ il terreno intorno alla cima dove riesco a scovare ancora qualche rara fioritura di sempervivum montanum .




Scendiamo quindi con calma verso valle. Io procedo piano come piace a me per non lasciarmi sfuggire i particolari dei luoghi e lungo il sentiero posso ammirare una famigliola di pernici.

Deviamo quindi verso il piccolo laghetto smeraldino del Nassboden dove le dolci acque incastonate tra le morbide pendici verdi del Gross e Kleine Rosennock ci invitano inevitabilmente ad un’altra sosta.


Invece di ritornare per il percorso fatto all’andata seguiamo il sentiero che costeggia il lago e si snoda poi tra avvolgenti mughi in direzione della forcella che sale al Predigerstuhl. Perdendo quota tra la vegetazione ci ritroviamo, dopo aver superato un bivio a destra in una verdeggiante valle prativa ricca di campanule, arnica montana, genziane di Carinzia, sotto le pareti rocciose del Predigerstuhl. Il sentiero è arricchito dalla presenza di un grazioso ruscello dalle giocherrelanti acque che scendono verso il Rossbach. A questo punto allunghiamo ancora risalendo attorno al monte per un bel sentiero che lo circonda alla base delle sue ripide pareti rocciose e che circa in un’oretta ancora ci porta verso il piccolo e grazioso rifugio alpino dell’Erlacher Bock Hutte. Splendida giornata anche se la fatica comincia a farsi sentire.




Al rifugio il clima è quello tipico austriaco, con qualche avventore che suona la fisarmonica e qualche altro che canta canti alpini e allora necessita una sosta per una buona e sostanziosa birra, con tanto di abbondante schiuma.
Affrontiamo il tratto finale di discesa per raggiungere l’auto soddisfatti del bel giro. Sembrerà retorica ma non è così. Si tratta comunque di un itinerario molto remunerativo, piacevole e ricco di sorprese. Alla fine il dislivello non è proprio poco e anche la distanza. Le cime dei Rosennock sembrano proprio lontane.

Scendiamo lungo la strada che porta a Kanning e dei suoni attirano ancora la nostra attenzione. Una graziosa casetta in legno, con tanti fiori, a più piani e adibita a “gasthaus” è quello che fa per noi. Si chiama Petodnighutte in Langalmtal. Sorge in una bellissima radura, tra recinti in legno, ruscelletti e un piccolo mulino.

Entriamo e scopriamo il regno della padrona di casa Karin: una enorme valchiria dai biondi capelli che da l’idea di una lady di ferro. A suon di schnapps tra un tavolo e l’altro si destreggia con enormi boccali di birra. Cucina per noi cinque bisteccone con patate e cipolla e sorridente ci lascia assaporare il gusto di una magnifica giornata.


< FOTO E SLIDESHOW DELL'ESCURSIONE >











6 commenti:

  1. Bellissime foto, bel posto.La seconda foto in basso a sinistra meglio ritagliare :yuck:

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  2. giovanni writes:bellissima la terz'ultima foto: mi ricorda tanto i rockabilly!ciao

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  3. Luca l'Alpinauta writes:posto bellissimo!

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  4. Originally posted by lor74cas:
    Bellissime foto, bel posto.
    La seconda foto in basso a sinistra meglio ritagliare

    anche questa è natura:)

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  5. Originally posted by anonymous:Luca l'Alpinauta writes:posto bellissimo!vale due ore di auto senz'altro e con il bel tempo è proprio un bel giro da passare una giornata intera senza problemi. Una lunga, lunga passeggiata senza caos.

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  6. Originally posted by anonymous:Anonimo
    # 5. August 2009, 08:44
    giovanni writes:

    bellissima la terz'ultima foto: mi ricorda tanto i rockabilly!
    ciao

    il rifugietto era proprio simpatico e ottima birra dalla marca sconosciuta
    :cheers:

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