In attesa del sabato però per fare un po’ di allenamento , venerdì su invito del Zio Enso e Rosy mi sono unito in spedizione con i fortissimi Sergio il triestin e Rino. Non ho ricordi fotografici dell’evento per aver dimenticato la Nikon ma posso solo dire che la jota con la salsiccia e le patate era ottima, innaffiata da buon merlot e contornata dalle grappette finali.


Dal sacco comincio a togliere l’imbrago di salsiccia, vorrei indossarlo ma forse è meglio cuocerlo, mentre Daniele si cimenta con i gradi più bassi della via “Lasko” per alzarsi faticosamente lungo le pendenze sempre più ruvide della via “pinotage”.

Kugy ci guarda (cucciolone), emette strani versi, sa che parliamo di montagna, però sembra più interessato ai cevapcici. Mentre il tempo tiene e noi facciamo faticosamente il nostro dovere di primi, attrezzando la via e sudando sette camicie, ci raggiunge Marco in solitaria, dolorante alla mano per aver sbagliato di piantare un chiodo a U. Subito lo battezziamo anche lui facendogli provare i primi passaggi e constatiamo che è in gran forma.
Piano piano, un pò alla volta arrivano tutti: Giovanna, Elena e Giovanni, Enzo e Rosy, Luigino e Franco, che già parlano per domani per l’Anita Goitan. Siamo in molti e la serata va, vola via liscia sotto il segno dell’amicizia che si è formata. Tra un polletto e una braciola si raccontano storie passate e progetti futuri, con il Zio Enso che la fa da padrone. Come cuochi io e Daniele, festeggiati di turno, abbiamo superato tutte le difficoltà brillantemente e siamo contenti della riuscita della spedizione. L’atmosfera è quella giusta delle grandi serate, sembra di essere in rifugio e partono i racconti più veri, quelli del passato. Si discute delle vie e delle escursioni, si fa a gara a chi sbaglia prima sui nomi dei monti o dei bivacchi ecc. Si scopre di avere amicizie comuni e i ricordi vanno anche a quelli che non ci sono più. Le parole viaggiano serene in libertà mentre sotto il tavolo si allunga la fila dei vuoti. Ogni tanto Kugy si ricorda di farsi sentire e lo fa a modo suo. Gli tiro un pezzo di pancetta e torna a dormire. Chissa se Daniele gli ha messo delle gocce di genepì nella ciotola visto che dorme con le zampe tese all’insù……………

Appuntamento al Fungo per le 8.30? ma chissa ……….Questo fine settimana niente montagna sotto i nostri scarponi ma tanta voglia di montagna. Sveglia alle undici con in testa il ricordo di una bella serata e domenica di riposo a programmare la Val Gardena.

Così va bene.