domenica 12 febbraio 2017

Monte Valinis


Giornata grigia, panorami limitati dalla foschia, ma come non essere contenti lo stesso ? 



A fianco della Chiesa di Sottomonte si stacca il sentiero CAI 819 che inoltrandosi in un fitto bosco di roverelle e noccioli, passa dapprima accanto ad un corso d'acqua, per poi iniziare a salire il costone con pendenza abbastanza decisa. Il fitto bosco non lascia posto a grandi visuali per un buon tratto. Poi, quando dopo una serie di tornantini si esce gradatamente dal bosco tagliando con un lungo traverso le pendici del Monte Ciaurlec, finalmente la vista può spaziare sulla pianura friulana, sui rilievi imbiancati delle montagne Pordenonesi e sui profili rocciosi delle Dolomiti Friulane. Purtroppo la giornata non è delle migliori e l'ampiezza dei panorami è abbastanza limitata dalla foschia. Il tempo poi addirittura peggiorerà e il pallido sole che fino ad ora ci ha accompagnato nella salita, si spegne nascosto dalle fitte sfumature di grigio di un cielo che non promette nulla di buono. 









Anche le fioriture che annunciano la primavera sono scarse, non ci resta altro che salire, sperando in un po di azzurro oltre le fasce rocciose che caratterizzano l'ultimo tratto di sentiero che precede il grande ripiano del monte Ciaurlec, dove, con brevissima deviazione raggiungiamo Casera Valinis e i sui prati, per una sosta. Il sole, trovando conforto nell'azzurro, cerca di respingere l'oblio di nuvole, regalando preziose viste, ma poi deve arrendersi, spegnendo anche i suoi raggi oggi impotenti. 





Ritornando sui nostri passi, superato un recinto,seguiamo una traccia sul pendio prativo per raggiungere in breve tempo la cima del Monte Valinis con la sua croce di vetta. Il panorama sulla pianura e sulle Prealpi Carniche, sul gruppo del Monte Rossa sarebbe molto esteso, ma oggi ci dobbiamo accontentare di quello che passa il meteo.








Sotto un cielo grigio ritorniamo al pianoro sottostante, abbandonando l'idea di scendere dalla cima sull'altro versante,per una traccia marcata, non segnata sulla carta, ma che secondo me raggiunge direttamente la forca di Meduno.
Raggiunti  i fabbricati dell'agriturismo Malga Valinis, seguendo la strada di servizio scendiamo lungo il versante orientale del Monte Valinis, all'interno di un bellissimo e luminoso bosco di faggi e aceri di monte. La strada è abbastanza lunga e monotona e ci mettiamo un po' ad arrivare a Forchia Piccola, crocevia di stradine e sentieri. Sempre seguendo la strada in breve siamo alla forchia di Meduno con la sua piccola cappella dedicata ai caduti. Di fronte alla cappelletta un sentiero non segnato scende dai fianchi del monte Valinis come immaginavo …........ Sicuramente ci avrebbe fatto risparmiare una bel po di strada ( alla fine saranno circa 14 km) e aggiunto un po di movimento alla monotonia della strada, seppur in ambiente particolarmente bello e rilassante.









Ancora un pezzetto di strada e poi, oltre il tornante con la deviazione per Gilia, in corrispondenza della piccola Val Giumint, individuiamo una traccia evidente di un vecchio camminamento, prima abbastanza ben tenuta, fino ad un bivio che a destra scenderebbe a Meduno, poi piuttosto incerta. Destreggiandoci un po tra alberi caduti e schianti, proviamo a scendere lungo il bosco sui resti di una vecchia mulattiera lastricata piuttosto rovinata e in deciso stato di abbandono, ma comunque sempre evidente. Un bel rio immerso nel verde, dei muretti a secco coperti di muschio e un vecchio ponte in pietra precedono la fine del sentiero che termina al centro delle case di Sottomonte, pochi minuti e siamo al punto di partenza presso la chiesa. 




L'atmosfera abbastanza cupa e la monotonia della lunga strada di discesa forse non ci hanno fatto apprezzare del tutto questo itinerario, piuttosto lungo, anche se a tratti molto panoramico e suggestivo. Ma come non essere contenti lo stesso ? 

9 commenti:

  1. Già, come non essere contenti lo stesso?
    Forse un po' triste (causa condizioni atmosferiche o la mulattiera in stato di abbandono) come itinerario ma avete sempre mosso le gambe in montagna a differenza del sottoscritto relegato al ruolo di "esploratore urbano".
    Ciao.
    Decimo

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  2. Mandi Luca,

    bello ritornare sul tuo blog di tanto in tanto.
    Sul Valinis ci sono stato anni fa e in quella giornata c'erano parapendisti in ogni dove, un spetacul nel cielo. Dai ancora qualche settimana e poi si aprono tante cime :).

    Ogni ben e buine mont!

    Mandi,

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    1. Ciao, bentrovato
      ti ho letto con piacere , anche se rispondo con ritardo. Tra una cosa e l'altra la sera ci si addormenta ....ma fa niente. Il Monte Valinis non è male, ma la giornata era cupa .....dentro e fuori e così forse non abbiamo apprezzato .....fati sintì .
      Mandi
      Luca e Marisa

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  3. Beh....bravi....io ho sempre fatto la furba scegliendo per salire alla casera la via più comoda....la strada con il brum brum!!! ahahahhahah ^_^
    Però la cima l'ho fatta a piedi eh! ;-)

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    1. la cima non è male, la strada insomma, un po lunghetta e poco interessante ....
      Ciao

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  4. io vorrei un informazione, praticamente sto pensando di andare la notte di san lorenzo per le stelle cadenti, quanto distante farla a piedi fino ad un panorama dove distendersi per osservare il cielo? Sto valutando questo monte valinis perché mi sembra l'unica alternativa più vicina non dovendo fare tanta strada partendo da Casarsa Della Delizia. Qualcuno può darmi sicurezze e info in più?

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    1. Se vieni da Casarsa credo che il monte Valinis sia una ottima idea. Tra l'altro puoi salire da borgo Meduna in auto fino alla sella sotto la cima che raggiungi in pochi minuti

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