La Val d’Arzino è una poesia del mondo,
un canto raccolto nel grembo del Friuli,
un’immagine delle origini
(D. Zannier)
...
L’idea di oggi è quella di una escursione breve, possibilmente raccolta in poco dislivello e che racchiuda nella sua brevità l’essenza della natura. Abbiamo scelto di andare a visitare le cascate dell’Arzino e lo facciamo risalendo il suo corso dal paesino “fantasma “ di Pozzis.
L’Arzino nasce nei pressi di Sella Chiampon alimentato dalla Roggia del Nanul e dal Fontanone che dopo pochi metri, caratterizzati da una serie di piccoli rivoli, convogliano proprio nel torrente, dando origine a una serie di cascate davvero spettacolari.
In un rigoglioso bosco di faggi, tra salti d’acqua, vasche create dall’erosione e pozze dal colore dello smeraldo scende l’Arzino, un regalo della natura, che sa di selvatico. Le sue acque a tratti lente a tratti veloci scendono fino alla base delle cascate, tra curve e passaggi spettacolari e continuano la loro corsa antica fino al Tagliamento.
Arriviamo a Pozzis, il cielo è un po’ grigio e l’atmosfera che avvolge la piccola frazione di Verzegnis, adagiata sul fianco del torrente, è strana. Un borgo abitanto un secolo fa da un centinaio di persone oggi sembra disabitato, l’abbaiare di un cane, il fumo di un camino, e alcune scritte di un eccentrico agriturismo sono gli unici segnali di presenza umana, una presenza avvolta dal mistero di racconti di cronaca di qualche anno fa. Scendiamo lungo la strada, in silenzio, il paesino è in una posizione splendida, un piccolo paradiso ai bordi del torrente, sembra natura pura, incontaminata.
Le acque del torrente sono abbondanti a causa delle recenti piogge e visto che ci è impossibile guadare decidiamo di risalire la sua sinistra seguendo una traccia che si perde nel bosco al suo fianco, alla ricerca di un passaggio magari tra qualche affioramento di pietre. Il torrente è però allegro, scende rigoglioso e abbonante, ma nonostante la sua velocità è sempre educato con le sue pietre, le coccola, le accarezza, gioca e chiacchiera con i sassi, racconta la sua storia.
Risaliamo per un po’ il suo corso, senza possibilità di passare dall’altra parte e quando il suono si fa più importante capiamo che oggi sarà impossibile, le cascate sono ormai vicine ma da questa parte è impossibile procedere.
Così ce ne torniamo pian piano indietro, risaliamo la strada che dalla rotabile per Sella Chianzutan porta a Preone fino ad uno spiazzo dove scende una strada forestale immersa nel bosco che consente, con un percorso davvero spettacolare, di arrivare ad un ponticello alla base delle cascate.
Purtroppo i colori dell’autunno non sono più sugli alberi, le piogge li hanno fatto cadere a terra, trasformandoli in tappeti di foglie rosse e gialle.
Ma le cascate nel bosco sono da vedere, anzi da ascoltare come una sinfonia.
Nell‘ aria senti il suono dell’armonia della natura.
obiettivo dell'escursione centrato in pieno; foto belle e...tecniche! ciao ;)
RispondiEliminaBreve ma remunerativa per le belle sensazioni. Si può dire: obiettivo e fotografie sono strettamente collegati :D
RispondiEliminaAnonymous writes:Ma che spettacolo di foto Luca ..ti ringrazio di farmi partecipe di questa natura Un caro saluto anche a Marisa
RispondiEliminadaniela writes:Bravo Luca, l'Arzino come affluente del tagliamento è il più spettacolare e mozzafiato.
RispondiEliminaEzio Furlan writes:Ciao Luca molto belle le cascate ,puoi risalire l'Arzino anche prendendo il sentiero che stacca all'altezza di un tornante prima del borgo di Pozzis dove puoi attraversare il torrente usando un bel ponte. Da quelle parti ci sono spesso ,mia moglie e nata e vissuta fino al terremoto a San Franceso. Ciao
RispondiEliminaOriginally posted by anonymous:daniela writes:Bravo Luca, l'Arzino come affluente del tagliamento è il più spettacolare e mozzafiato.Pur essendo passato altre volte, questa è la prima che mi son fermato, vale proprio la pena, secondo me in tutte le stagioni ha il suo fascino
RispondiEliminaOriginally posted by anonymous:Ezio Furlan writes:Ciao Luca molto belle le cascate ,puoi risalire l'Arzino anche prendendo il sentiero che stacca all'altezza di un tornante prima del borgo di Pozzis dove puoi attraversare il torrente usando un bel ponte. Da quelle parti ci sono spesso ,mia moglie e nata e vissuta fino al terremoto a San Franceso. Ciao
RispondiEliminaso qual'è il ponte, è un altro punto fotografico . La strada forestale che sale la destra orografica è proprio quella che si incontra a Pozzis.... ma dall'altra parte :cry: :mad: ! Noi eravamo un pò tardino perchè partiti in ritardo rispetto al solito e poi la strada da Anduis era chiusa e abbiamo dovuto fare il giro per Vito D'Asio, Clauzetto e Pielungo, così abbiamo deciso di accorciare un pochino :awww: !
Originally posted by anonymous:Anonymous writes:Ma che spettacolo di foto Luca ..ti ringrazio di farmi partecipe di questa natura Un caro saluto anche a Marisa Grazie a te del passaggio ..... e poi, il posto è uno spettacolo naturale e sarebbe un peccato non cercare di portarsi a casa qualche ricordo fotografico.
RispondiEliminagiovanni writes:concordo, belle foto!peccato tu non abbia fatto il bagno nell'arzino. merita ;)mandi a ducj
RispondiEliminaOriginally posted by anonymous:Unregistered user # Friday, November 30, 2012 6:20:13 PMgiovanni writes:concordo, belle foto!peccato tu non abbia fatto il bagno nell'arzino. merita ;)mandi a ducjChi ti dice che non l'abbia fatto ? :D quand'ero giovane spaccavo il ghiaccio per fare il bagno nel Natisone, cosa vuoi che sia l'Arzino.... :lol: :lol: :lol:
RispondiEliminaVogliamo le foto del tuo bagno allora. Belle foto un saluto
RispondiEliminaOriginally posted by lor74cas:Lorenzolor74cas # Friday, November 30, 2012 11:56:24 PMVogliamo le foto del tuo bagno allora. Belle foto un salutoquelle sott'acqua con le trote? :D
RispondiEliminaEzio writes:Venerdì santo percorso il sentiero da San Francesco alle case Palar ,per te che sei un ottimo fotografo poco prima della forchia armentaria hai la possibilità di fotografare delle magnifiche cascate . Lunedi di Pasquetta fatto il sentiero che da San Francesco porta al ponte dove parte la pista che porta verso Pozzis passando per gli stavoli del Bearzut
RispondiEliminaOriginally posted by anonymous:Ezio writes:Venerdì santo percorso il sentiero da San Francesco alle case Palar ,per te che sei un ottimo fotografo poco prima della forchia armentaria hai la possibilità di fotografare delle magnifiche cascate . Lunedi di Pasquetta fatto il sentiero che da San Francesco porta al ponte dove parte la pista che porta verso Pozzis passando per gli stavoli del Bearzut
RispondiEliminaGrazie Ezio. Vediamo come butta nei prossimi fine settimana, magari andiamo a vedere...... :up:
Sono stata oggi con un gruppo di amici e i nostri 6 cani: STREPITOSO! bellissimo!!
RispondiEliminaCarolina - Giant Dog
www.wlfeyesinside.wordpress.com
bellissimo posto, da salvaguardare.......... Mandi
EliminaHo letto oggi questo commento ...non conosco assolutamente la zona..ma sono appassionata di fotografia...e vorrei immortalare...i rivoli d'acqua e i piccoli dislivelli tra il bosco...mi puoi aiutare con una mappa più precisa...x non perdermi??? Ci vorrei andare domenica....geazie
RispondiEliminaCiao, per raggiungere le cascate dell'Arzino puoi scegliere due strade, dipende da dove provieni. Si può scendere dal Sella Chianzutan ( raggiungibile da Tolmezzo) lungo la rotabile della Val d'Arzino , poco prima del cartello del piccolo abitato di Pozzis trovi un bivio. A destra una strada un pò più stretta porta a Sella Chiampon, la segui fino ad una curva con uno spiazzo per parcheggiare , da li una pista forestale in discesa ti porta alle cascate........... In alternativa puoi scendere al paesino di Pozzis e se le acque lo consentono guadare il torrente nei pressi del cimitero per risalir il corso dello stesso fino alle cascate che raggiungi dopo aver passato un ponticello............. Un altra possibilità di raggiungere i luoghi sopra descritti è quello di risalire in auto tutta la Val d'Arzino da San Daniele, Ragogna, Flagogna, Anduins e San Francesco fino al bivio di cui sopra. Di molto aiuto la cartina topografica Tabacco 013 ........ spero di esserti stato utile :-) . Un saluto
EliminaTi ringrazio tantissimo per le indicazioni....ho controllato su maps e ho visto bene la strada. .noi arriviamo da Venezia...seguirò i tuoi consigli sperando che i sentieri non siano troppo impervi...siamo gente di mare...ma ci stiamo appassionando ai paesaggi montani per le foto..ho visto le tue....i devo farti i complimenti....spero solo di farne almeno alcune come le tue...grazie ancora e ti farò sapere
RispondiEliminaSe scendi dalla curva ( sulla strada per Sella Chiampon) il dislivello è lieve e non te ne accorgi perchè impegnata ad ammirare le cascate. C'è un percorso segnato elementare da seguire che ti porta a visitare i vari salti di acqua e arriva fino ad un ponticello dove si ricongiunge con la pista che proviene da Pozzis lungo il torrente stesso........ vale la pena anche seguire il corso del torrente verso il punto in cui nasce ..........
EliminaNon vedo l ora che arrivi domenica....grazie
EliminaScusa se non ti ho scritto prima...ho passato una domenica meravigliosa.al culmine dei colori autunnali...se non avessi avuto le tue info credo che non ci sarei mai arrivata...peccato perché il posto è stupendo....ti ringrazio tantissimo e spero di tornarci x fare ancora foto..intanto visito il tuo sito per vedere se riesco a trovare ancora corsi d'acqua così ma più facilmente raggiungibili dalle mie parti...per fare ancora foto....grazie e complimenti
RispondiEliminasalve, vorrei chiedervi circa quanto tempo ci vuole per l'escursione. grazie in anticipo per la risposta. mandi marco
RispondiEliminaCiao Marco, l'escursione è molto breve e con dislivello minimo , forse meno di 200 mt salendo da Pozzis...ma bisogna fare un guado all'inizio che può risultare a volte non possibile. In alternativa se non è possibile fare il guado si può visitare le cascate scendendo dalla strada per Sella Chiampon . In questo periodo bisogna informarsi se il tratto di strada è aperto, visto che è soggetto a frane e fenomeni valanghivi. Il periodo ideale per la bellezza straordinaria dei colori è però l'autunno. Se leggi i commenti precedenti ho dato dei dettagli anche ad altre persone.
EliminaUn saluto
Luca