Succede ormai di frequente quest’anno che la nostra voglia di montagna faccia contrasto con la stanchezza accumulata durante la settimana e visto il caldo africano che ci perseguita, cerchiamo di accontentare il desiderio di creste e libertà con itinerari piuttosto tranquilli, dove il gusto di camminare dentro un vero giardino di alta quota sia sufficientemente gratificante.
Ci avviciniamo ad una bellissima montagna, il Clapsavon, una cima discretamente ma non molto frequentata, forse per il lungo tratto di avvicinamento da Casera Razzo.
Il piacevole tratto in saliscendi verso Casera Mediana e Casera Chiansaveit è molto rilassante, tra radi boschetti di larici, pascoli e migliaia di fiori. Dietro di noi le cime dei Brentoni mentre davanti appare la sagoma del Clapsavon, affiancato dal Bivera. L’accoppiata di cime è una meta che prima o poi farò, ma non oggi di sicuro. Alla Casera fervono i lavori degli Alpini di Socchieve, preparativi per la festa di domenica prossima. Ci si ferma, si chiacchiera un po’, si riparte, destinazione forcella Chiansaveit e poi vedremo. …….
Da dietro la Casera si sale, il sentiero finalmente acquista dislivello a svolte, dentro e fuori un bel boschetto di larici, qualche affioramento roccioso, per poi uscire su n bel costone erboso, ricoperto di rododendri in fiore che ci accompagnano fino alla dolce forcella Chiansaveit. Dall’altra parte si scollina verso Casera Mamaior, oppure si sale il ghiaione del Clapsavon.
Ci fermiamo, dalla sella si gode un discreto panorama sui Monti di Forni e sulle morbide forme dei monti di Sauris.
Una traccia porta verso destra, in direzione del Monte Lagna e del Col San Giacomo. Non è un sentiero segnato ma non sembra presentare difficoltà. Attirato dalle cuspidi del Cridola che spuntano oltre i profili seguiamo le tracce di passaggio che perdendo di quota si avventurano tra i fitti mughi. Naturalmente, visto il nostro procedere rilassato, dimentichiamo a casa perfino il minimo senso di orientamento e finiamo a ravanar tra splendide genziane maggiori e mughi, fino ad una selletta erbosa dalla quale si gode una bella visuale sulla forcella Scodovacca e giù, sulle costruzioni di Casera Tragonia, sovrastata dal Crodon di Tiarfin.
Protemmo salire il col San Gaicomo per la sua esile cresta erbosa, per poi scendere alla forcella di Croce di Tragonia e ridiscendere sulle strade delle malghe, invece no, scendiamo senza percorso obbligato per splendidi prati ricoperti di bottoni d’oro e rododendri, fino a convergere con il sentiero che porta alla Casera Chiansaveit, sulla strada per il ritorno.
A parte il tratto tra i mughi dove la traccia si perde e occorre armarsi di pazienza, davvero un buon itinerario, con bei panorami, immersi tra i fiori, sotto le cime Carniche che ci piacciono tanto. Poi verranno anche le cime…….
Anonymous writes:bel giro. il giglio meritava proprio la cornice!!!mandi sotsore
RispondiEliminaGraziano writes:Fare il ghiaione del Clapsavon di questi tempi (Caronte prima e prossimamente Lucifero) non è poi il massimo della vita. Tanto vale starsene a bassa quota e ammirare questa magnificenza. O, meglio ancora, starsene spaparanzanti sul divano con il condizionatore a manetta, e scorrere le tue bellisime foto. Mandi Fruts
RispondiEliminagiovanni writes:l'anonimo
RispondiEliminaOriginally posted by anonymous:Graziano writes:Fare il ghiaione del Clapsavon di questi tempi (Caronte prima e prossimamente Lucifero) non è poi il massimo della vita. Tanto vale starsene a bassa quota e ammirare questa magnificenza. O, meglio ancora, starsene spaparanzanti sul divano con il condizionatore a manetta, e scorrere le tue bellisime foto. Mandi FrutsMandi Graziano. Siam partiti tardi, fino a Chiansaveit ci vuole un'ora e mezza circa (quindi 3 con il ritorno), pausa lunga con gli alpini, un'altra ora per arrivare alla sella. Caldo da matti, erano già le 13.30, la sera c'era Italia-Inghilterra, due ore di macchina da Casera Razzo a Casa ....... insomma la cima per un'altra volta , di necessità virtù... :)
RispondiEliminaOriginally posted by anonymous:Anonymous writes:bel giro. il giglio meritava proprio la cornice!!!mandi sotsore QuoteCiao Giovanni. Non ho mai visto tanti fiori come quel giorno, uno spettacolo davvero.
RispondiEliminaSe mi dici che non siete saliti per il caldo e perchè avete fatto tardi ok, ma per la partita noooooo! :cry: non me lo sarei mai aspettato :)
RispondiEliminaOriginally posted by lor74cas:Se mi dici che non siete saliti per il caldo e perchè avete fatto tardi ok, ma per la partita noooooo! non me lo sarei mai aspettato eppure mi sembrava una scusa valida :D . Non potevo mica dire che siamo diventati delle schiappe :)
RispondiEliminaA volte si sta proprio bene in giardino e che fiori in quel giardino!ciao cari
RispondiEliminaOriginally posted by frivoloamilano:A volte si sta proprio bene in giardino e che fiori in quel giardino!ciao carimancava solo un lettino e una bevanda fresca !
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