sabato 3 dicembre 2016

Amici pelosi sul Monte Dimon


.......Quà la zampa amico peloso ........


Ci lasciamo subito alle spalle Castel Valdajer. Un grande parcheggio, vuoto, un castello ormai adibito ad attività turistica, chiuso. Seguendo il segnavia 406, superiamo in breve il bivio per le casere Cuesta Robbia proseguendo verso Casera Montute.
Ci fa compagnia, una costante poi per tutta la giornata, un bel setter. Spuntato all'improvviso dal bosco , ci affianca, ci supera, sparisce, segue tracce selvatiche, riappare saltellando abbeverandosi alle fonti, poi si infila nel bosco ma ben presto riappare qualche centinaio di metri lungo la stradina di servizio alla malga Montute.
Sul momento, a parte lo sguardo simpatico, non ci facciamo tanto caso, visto che a tratti se ne va per parecchi minuti, pensiamo che possa essere di qualche cacciatore del posto.
Un lungo traverso che taglia i pendii di Cima Val Legnan ci regala i primi panorami sullo Zermula, mentre procediamo con tranquillità in questa giornata di fine autunno che all'ombra sembra decisamente frizzante.



Il nostro primo approccio con il Monte Dimon risale a qualche anno fa quando raggiunta prima Malga Culet e poi Casera Dimon, siamo stati respinti nella salita da nord da una abbondante strato di neve ghiacciata e imprevista. Poi però ci siamo rifatti. Oggi raggiungeremo la cima risalendo il sentiero che dal Casera Montute si infila su per il vallone tra il Monte Neddis e il Monte Dimon.
A Casera Montute facciamo sosta e riappare il setter. Sembra capire quali siano i nostri progetti, va in avanscoperta sulla montagna, salvo poi venire a controllare se saliamo giusti. Bene, mi sta simpatico. Un paio di carezze sul muso, un po di mortadella e diventiamo amici.





Ora il sentiero diventa 456 e si comincia a salire tra gli arbusti di ontano, con più decisione, facendo in parte attenzione ai tratti ghiacciati in ombra. Il setter intanto parte su per il pendio, corre a destra e a sinistra, segue tracce. Tre camosci un po lontani sfrecciano sopra di noi, con il cane dietro che li insegue. Un fischio e molla la presa, più facile arrivare alla mortadella che ai camosci.......mi sa che questo la sa lunga.
Man mano che si sale i panorami si fanno più vasti, dietro lo Zermula si svelano piano la Creta di Aip e di Pricot, più lontane le Giulie. Una femmina di cervo saltellando verso l'alto del pendio si allontana tranquilla fino a sparire oltre il filo della cresta di Costa Cravostes.







Raggiunta la sella, crocevia di sentieri, in breve siamo in vetta al Monte Dimon dove, davvero il paesaggio montano è un magnifico regalo. Facciamo un po' di foto, non troppe, visto che fa parecchio freddo oggi, poi cerchiamo un riparo sottovento per un'altra sosta. Ed ecco riappare da chissà dove il nostro amico. Si rotola un po' nella neve, poi si piazza li con noi, allungando il naso dentro lo zaino ….... Naturalmente foto di gruppo per tutti !











Un bel quadretto, la vista sul sottostante piccolo lago. Siamo solo noi, le montagne, il silenzio …....
Scendiamo al lago passando per la abbandonata casera Montelago. Un piccolo e delizioso specchio incorniciato da un anfiteatro di montagne, le acque parzialmente ghiacciate regalano preziosi riflessi che chiedono solo di essere ammirati. Un buon posto per una altra sosta prima di fare rientro.














Il setter sembra conoscere bene i luoghi, così quando ha visto che ci siamo fermati al lago per poi scendere lungo la strada, sembra essersi stufato e correndo veloce se ne va risalendo i prati verso la cima del Monte Neddis. La strada che ci riporterà a Castel Valdajer è piuttosto lunga ma i panorami rompono la monotonia e le luci calde che precedono la sera creano momenti di rilassante atmosfera. Intanto dopo un bel po ricompare il nostro amico, ha corso tutto il giorno come un matto, avrà fatto 3000 metri di dislivello, adesso è stanco e mi gira intorno, poi mi si piazza a fianco e passo dopo passo raggiungiamo insieme il parcheggio di Castel Valdajer.





Mentre noi ci prepariamo per rientrare, il setter ci guarda, sa che ce ne andremo, occhi dolci si fa coccolare. Controllo il collare, non ha nome, che faccio? Lo lascio qui ? Me lo porto a casa? …..... Come apro la portiera, con un balzo il cane si piazza sui sedili dietro, si accuccia quieto...... come facciamo a lasciarlo qui ? Bon dai si parte con il cane, lo portiamo giù in paese poi vedremo …........ All'Osteria al Camoscio scopriamo che il cane è loro ed è tutto il giorno che lo cercano. Il gestore contento non finisce più di tirar fuori da bere, mentre il nostro amico ci guarda, poi si raggomitola davanti al fuoco del caminetto......Un saluto, qua la zampa amico peloso ! 

7 commenti:

  1. Bravi Luca e Marisa per il vostro gran cuore.

    Vi auguro un fine anno sereno e un altrettanto sereno 2017 e che possiate sempre mettere davanti l'amore per il prossimo, a 2 o 4 zampe che sia.

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  2. Un dolce navigar per lande scozzesi....
    ..ah no!! Siamo in Friùl!!! Che bel finale... me le vedo le vostre facce quando "lui" salta dentro l'auto!!! ahahahah Tutto è bene quel che finisce bene... e mi sa che in quell'osteria troverete sempre da bere!!!
    Mandi!!!

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    1. che posto, c'eravamo già stati, ma è bello tornarci, poi così è ancor più bello ......

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  3. una storia di animali che finisce bene, che bello!
    neve, un cavolo nemmeno da voi eh...

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    1. ad un certo tratto ho pensato che fosse più preoccupato lui per noi :-) ! No, niente neve, zero assoluto ancora , almeno fino a metà gennaio niente

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