Ritorniamo sul Golica, la montagna nuda, lo facciamo volentieri. Stavolta i narcisi selvatici sono al massimo della fioritura. E così, dolcemente, al confine tra Austria e Slovenia, sulla catena delle Karavanche , tra le creste arrotondate delle cime e il limitare del bosco che sale da Planina Pod Golico eccoci immersi nel bianco profumo dei vasti pendii erbosi che in questo periodo vantano la loro popolarità , dando il nome al Golica : " La montagna dei Narcisi".
C'è un periodo dell'anno che va circa da metà maggio ai primi di giugno, in cui, questa montagna vanta e ne ha ben donde, una magnifica fioritura di narcisi selvatici. Non è sempre uguale, tant'è che due anni fa ai primi di giugno era già passata. Oggi invece già dalla partenza dalle case sparse del piccolo e pittoresco paesino di Planina Pod Golico veniamo subito accolti da questi bianchi, profumati e piccoli fiori.
"Trganjie narcis prepovedano", vietato raccogliere i narcisi, recita una cartello che si incontra all'imbocco del sentiero poco dopo la Gostilna Pri Fencu. Questo tratto fino alla cima del Golica lo conosciamo, si incomincia subito a salire, dapprima allietati da ampie viste sulle Alpi Giulie, in particolare su Triglav, poi si entra nel bosco, un bel bosco, vivo, luminoso, ripido, con bellissime radici, le vene entro cui scorre la linfa della natura. Il raggi del sole finalmente oggi scaldano ma il fitto bosco ci ripara fin quasi al rifugio, così che il nostro procedere è piacevole. Un ultimo strappo, prima di un pò di riposo presso il rifugio Koca na Golici, per l'occasione molto frequentato.
Musica di fisarmonica, escursionisti che mangiano e bevono...... anche bello, ma ci fermiamo poco, in genere preferiamo luoghi più silenziosi. In ogni caso la fioritura dei narcisi in questo periodo attira un gran numero di persone per cui anche la salita alla cima è discretamente frequentata.
Lasciamo alla ns. destra la diramazione per la sella che unisce il Golica e il Suha e continuiamo a salire verso la cima tra belle fioriture e panorami sempre più ampi , parzialmente compromessi da grossi nuvoloni provenienti da ovest. In Italia, in direzione del Tarvisiano c'è certamente maltempo e il vento sta pian piano spostando le nuvole verso di noi, tanto che all'arrivo sul verde e pianeggiante prato della cima siamo costretti a correre ai ripari e indossare un po di strati.
Nulla toglie però che la vista dalla vetta, data la sua posizione isolata è notevole, da una parte le vette delle Giulie Slovene dallo stupendo trono del Triglav allo Stenar, dal Razor allo Spik e all'inconfondibile cupolone del Mangart, dall'altra la catena delle Karavanche giù giù fino al Kosuta e allo Stol, sotto di noi i laghi della Carinzia e le lontane e imbiancate vette dei Tauri. Peccato per il tempo, qui si rischia pioggia anche oggi..... e di narcisi, a parte quelli all'inizio, visti ben pochi.
L'altra volta siamo scesi alla Jeklevo Sedlo per un sentiero articolato e un pò esposto indicato per esperti, anche se a dire il vero non particolarmente difficile e sempre alla ricerca di narcisi abbiamo chiuso un anello ritornando poi al rifugio, di narcisi pochi e considerando il tempo di oggi non credo ne valesse la pena. Decidiamo cosi di spostarci verso la vicina cimetta del Suha proseguendo verso la non lontanissima forcella Pogorianska Vrata. L'idea è di Marisa, io stavolta mi sarei anche fermato, ma dando una occhiata alla cartina, nonostante il tempo , penso sia fattibile, si allunga di un pò ma in caso di pioggia si può scendere al rifugio per i prati abbastanza agevolmente. Un sentierino meno battuto rasenta la cima e seguendo poi il filo dell cresta scende verso la forcella.
All'improvviso sui prati ecco i narcisi, è tutto bianco, sembra che abbia nevicato. Seguiamo il sentiero che scende cercando prospettive migliori per fare foto, poi alla fine, ubriacati dallo stupore e dal profumo abbandoniamo la traccia per immergerci tra i fiori. Uno spettacolo unico, narcisi a vista d'occhio, vicini, lontani, a migliaia..... mossi dal vento come piccole bandierine al sole che ha di nuovo ripreso forza per un po.
Emozionati come bambini, voliamo come farfalle da un narciso all'altro, per ammirarli, per sentirne il profumo, giù fino al limitare del bosco, giù senza problemi fino ad incontrare una traccia che ci riporterà da li a poco sul sentiero fatto all'andata.
Ecco i narcisi del Golica, ecco la soddisfazione che ci premia per la nostra inesauribile curiosità. Mentre scendiamo lungo il sentiero dell'andata, immersi nel fitto bosco di faggi e abeti contento e soddisfatto dico a Marisa " bene, ci è andata bene, adesso può anche piovere".......... come non detto........ ecco !
che bellezza! mai visti tanti narcisi tutti insieme. Magnifico.
RispondiEliminaSiamo ancora che ci pensiamo :-)
EliminaLo dico sottovoce perché non voglio che Giuliana mi senta ma forse dovremmo dare ascolto più spesso ai suggerimenti delle nostre compagne.
RispondiEliminaScende la pioggia, ma che fa......
Ciao
Decimo
Il mondo ormai sta cambiando
Eliminae cambierà di più
Ma non vedete nel cielo
quelle macchie di azzurro e di blu
È la pioggia che va, e ritorna il sereno
È la pioggia che va, e ritorna il sereno
ottima scelta di Marisa, concordissimo !
Stupendo spettacolo! Non me lo sono goduta mai sul Golica, ma in Francia si ed è veramente meraviglioso!
RispondiEliminadetto tutto, sai di cosa parliamo .......... davvero una meraviglia !
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