Giro del Sassopiatto

Senza ombra di dubbio il giro del Sasso Piatto è uno dei più belli tra i percorsi da fare in giornata nelle Dolimiti. Non particolarmente impegnativo, ma discretamente lungo e con un buon dislivello se si evita la cabinovia per salire a piedi alla forcella Sassolungo

Il gruppo Dolomitico del Sassolungo è un simbolo, una massiccio che appare visibile un po da tutte le cime delle Dolimiti occidentali e il sacrificio dei 500 e passa metri di dislivello da aggiungere per percorrere il tratto dal Passo Sella alla forcella, sono ampiamente ripagati dalla bellissima escursione tra panorami e scorci unici. La salita sul ripido ghiaione fino al rifugio Demetz ci impegna per oltre un ora e mezza. Procediamo con calma, distratti spesso dalle splendide viste sul gruppo del Sella, del Pordoi e della Regina Marmolada.

La splendida giornata mitiga la fatica e al rifugio giungiamo carichi, pronti ad affrontare la bella discesa nel vallone che ci porterà a fare pausa presso il bellissimo rifugio Vicenza, posto in posizione fantastica su un pulpito roccioso al cospetto delle grandi parete del Sassopiatto e del Sassolungo. La discesa al rifugio Vicenza richiede nel primo tratto un minimo di attenzione, non tanto per le difficoltà, ma per la presenza costante di ghiaino. Poi, quando la ripida discesa si appiana un po, la valle si allarga e il percorso diventa comodo e rilassante.

Scesi oltre il rifugio Vicenza, ad un bivio ci teniamo a sinistra procedendo su un bel sentiero che prima taglia un ghiaione poi inizia a risalire le erbose pendici del Piz de Uridl. Intanto i panorami si spalancano sulla Val Gardena, si vedono le Odle, riconosco il Sass Rigais e la Furcheta, tutto l'altipiano del Puez e poi dalla parte opposta l'inconfondibile sagoma dello Sciliar, sembra un enorme drago che riposa sulla schiena, mentre, di fronte a noi, ampia e verdeggiante appare l'Alpe di Siusi. 

Con percorso decisamente rilassante, con impercettibili saliscendi ci avviamo lungo il sentiero che taglia le pendici occidentali del Sassopiatto per raggiungere dopo un tratto di maggior pendenza il Rifugio omonimo. 

Sosta per un dolce e via, ancora a saliscendi, tra magnifici e tranquilli paesaggi fino al piccolo ma grazioso Rifugio Pertini. Anche stavolta ce la prendiamo comoda, la giornata è ideale per procedere con calma e godere dei raggi del sole pomeridiano, resi ancor più piacevoli da un leggero tiepido venticello. 

Nonostante tutto, il percorso completo, se teniamo conto della salita alla forcella, è abbastanza lungo e i saliscendi, seppur fino ad ora impercettibili, cominciano a farsi sentire, c'è una ultima breve rampa prima del rifugio Federico Augusto poi una breve discesa. 

Intanto il sole si appresta a completare la sua opera giornaliera, i colori diventano più caldi disegnando di luce la Marmolada. 

Completerà la sua opera andando a riposare oltre i profili del Catinaccio e dello Sciliar, non prima però di un ultimo regalo, mentre noi ci apprestiamo a raggiungere l'auto, ci saluta colorando con i suoi ultimi bagliori la sagoma del Sassolungo