domenica 11 dicembre 2016

ZOUFPLAN



L'autunno sta per finire, magari qualcuno se ne rallegra sperando in belle nevicate, io fra quelli, ma intanto approfittiamo di queste splendide giornate di dicembre, dove, salendo ancora un po in quota ci si fa cullare dal un tiepido sole

Ci sono momenti dell'anno, specie nel passaggio di stagione tra la fine dell'autunno e l'arrivo dell'inverno, in quei giorni in cui, passati i colori dorati dei boschi, si può ancora sfruttare giornate piene di luce, magari al di sopra di eteree mattinate nebbiose. La scelta cade su itinerari tranquilli e panoramici come quello di oggi, ai laghetti Zoufplan e poi sul Cimon di Crasulina, partendo comodamente dal Pian delle Streghe. Saliti da Cercivento lungo la rotabile per il Monte Tenchia, lasciamo l'auto dove la strada si fa sterrata. Il sole scalda subito meravigliosamente, decidiamo di prendercelo tutto, tralasciando il sentiero 154 che faremo al ritorno, per salire piacevolmente lungo la strada di ghiaia che porta al complesso di antenne e alla casera Zuofplan Bassa, per poi proseguire verso la vetta del Monte Tenchia e all'osservatorio. Ci lasciamo alle spalle il canale di San Pietro, magicamente avvolto da una fantastica atmosfera. Un paesaggio velato da una evanescente bellezza amplificata dalla luce del sole che ormai è alto nel cielo, mentre lontano verso est fanno la loro splendida figura le cime delle Alpi Giulie. Uno sguardo oltre la curva, verso il Passo di Monte Croce, verso il Pal Piccolo e la Creta di Timau e si continua …...












Una bella passeggiata che ci consente di godere di ampie vedute, anche quando, cambiando direzione la strada procede in verso opposto, dolcemente, verso la conca dei laghetti Zoufplan che adesso appaiono facilmente raggiungibili più in basso.











La strada costeggia la conca mentre le grandi moli imbiancate del Coglians e della Chjanevate, torreggiano oltre il crinale, sembrano quasi venirci incontro, anzi sembra proprio che quella sia la strada per raggiungerle .




I laghetti Zoufplan fanno la loro bella figura, parzialmente ghiacciati, sullo sfondo il Cimon di Crasulina da un lato e il fondovalle dipinto d'autore dall'altra.








Una puntatina verso il Monte Terzo a veder la situazione, ma poi puntiamo al Cimon di Crasulina, dove una bellissima vista a 360 gradi ripaga ampiamente della salita, seppur breve.













Ce la prendiamo comodamente, ripercorriamo il tragitto fatto all'andata, salvo poi imboccare il sentiero 154 nei pressi di una piccola casetta, un pulpito panoramico sul Pian delle Streghe. A volte è un piacere per lo spirito fare cose normali, con tanto tempo a disposizione per sentire la montagna respirare piano......


......... presto cambierà, verranno i giorni in cui il vento soffierà contro gli alberi, contro il viso, contro lo zaino che sembrerà spingerti avanti o sbatterti, sarà un altro respiro …... sarà sempre la montagna a raccontarci che non smetterà mai di respirare .

2 commenti:

  1. Questo è un posto magico!
    Ps. Bella quella casetta...non l'ho mai vista!

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    1. Si, un posto davvero magnifico, ideale quando si vuol godere delle bellezze montane senza troppa fatica....... la casetta si trova sotto uno degli ultimi tornanti della strada, prima dell'osservatorio

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