Eccoci di nuovo alle malghe Zaplec, nella conca di Dreznica,
la nostra meta : Sella Vrata e la cima dl Krncica, continuando così la nostra visita ai percorsi
della grande guerra sulle Alpi Giulie ad ovest del Monte Nero.
Partiamo con la valle ancora in ombra, ma il cielo sopra di
noi è in parte sereno. Alcune nuvole insistono come spesso accade sulla vetta
del Monte Nero, mentre noi speriamo che le correnti d’aria ci siano
favorevoli. Anche verso il fondovalle
nuvole basse.
Mentre saliamo il tempo purtroppo cambia, ma fiduciosi
andiamo avanti sperando di salire sopra le nuvole basse. In effetti non penso
tanto al tempo ma cerco di immaginare la storia di questi percorsi. Una bella mulattiera, ancora ben conservata,
ogni tanto convergono altre tracce che poi si perdono tra le erbe e i sassi,
una volta reticolo viario dell’insediamento italiano sull’erto pendio. L’accampamento
italiano di cui si vedono ancora alcuni resti era quindi sistemato sul pendio
non lontano da quello che una volta doveva essere un nevaio. Anche da qui
partì l’assalto al Monte Nero del 16 giugno 1915.
E’ da
un po’ che saliamo lungo la mulattiera Za Kraju, erboso cordone ombelicale tra il fondovalle e
la colletta Vrata, quando arriviamo al bivio del sentiero per il Krn siamo ormai immersi nella nebbia e occorre un po’ districarsi tra i sassi. Numerosi resti di costruzioni e postazioni appaiono all’improvviso salvo poi scomparire
dietro di noi, a poca distanza facciamo
difficoltà a vederci e il vento forte fa volar via le parole. Solo i pensieri
restano, grigi come la nebbia .
Non si
vedono segnavia, ci spostiamo lungo un pendio verso est, sotto non si vede
niente, ma si sente la sensazione di esposizione sui ripidi canaloni. Torniamo
indietro verso la sella per poi salire lungo una cresta poco pendente e comoda
in cerca di un segnale, un ometto di sassi, un segno che dia un senso alla
direzione presa verso la cima della Krncica. Niente da fare, il vento amplifica il freddo imprevisto, scendiamo a
memoria verso il bivio, prima di cercare un posto al riparo per fare una sosta
andiamo a dare una occhiata alla mulattiera verso il Krn, sarà l’ultimo
tentativo per oggi di andare ancora un po’ avanti.
Passata
la galleria di guerra seguiamo la mulattiera fino ad un pulpito, ad una svolta
ci fermiamo, do un’ultima occhiata alla
cartina per scoprire che poco più avanti lungo il sentiero c’è un bivio che
porta in cima. La mulattiera da l’idea
di essere stupenda, così come il resto del percorso, non ha molto senso proseguire, un posto così
merita tutt’altra giornata. Tra l’altro
il percorso è da affrontare con
cautela. Ripresa la mulattiera scavata
nella roccia che traversa il pendio scendiamo, ripassiamo la galleria e
rientriamo a valle.
Qualche
raggio di sole filtra tra le nuvole che ora concedono qualche spazio .
I colori dell’autunno nonostante il grigio, appena vengono
colpiti dal sole fanno di tutto per farsi notare , ma la giornata non
cambierà. Siamo andati in avanscoperta ……………
Si torna....oooh se si torna!!! Con posti belli già così con la nebbia, si deve!!! Intanto mi incuriosite sempre di più!! prima o poi capito anche io in questa zona!!! Ciaooo
RispondiEliminaCi torniamo di sicuro, troppa è la curiosità ........
Eliminabeh dai queste nebbie hanno conferito fascino; bisogna sempre vedere il bicchiere mezzo pieno... ;-)
RispondiEliminaCerto, la nebbia fa atmosfera, ma qui non si vedeva a un metro dal naso.... comunque siamo stati contenti !
Elimina... Magari con 2 righe di descrizione del percorso...
RispondiEliminaCiao Anonimo, il percorso fino al bivio sotto la sella Vrata è facile e intuitivo, per il resto se non ci fosse stata la nebbia due righette le avrei messe anche, le tengo di riserva per la prossima volta............
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