Dopo un settembre umido e piovoso, è ritornato il sole ad accendere i colori d'autunno. Stavolta andremo a dare una occhiata in Val Aupa, al cospetto del Sernio e della Grauzaria, nel silenzioso bosco di Fau..........
Ogni volta che vengo da queste parti vengo irrimediabilmente attratto dallo sguardo enigmatico della Sfinge. La prima volta che ne ho sentito parlare è quando ho conosciuto Sergio de Infanti e ascoltato il suo racconto epico della salita a questa magnifica parete, “quella volta” dice lui” che la Sfinge non starnutì”. Così quando ci passo sotto mi viene in mente e non posso fare a meno di guardare su. L'ultima volta, rispondendo male alle sue domande ci ha riempito di tuoni e fulmini, ma stavolta siam preparati e saprà ricompensarci.......
La prendiamo alla larga per portarci al suo cospetto in discesa, dopo aver affrontato la salita nel bosco di Zouf di Fau e la cima del Monte Flop.
Dalla strada della Val Aupa poco prima di Bevorchians lasciamo l'auto per intrufolarci sul segnavia 436 con indicazioni Gialoz. Un primo tratto asfaltato ci porta, affiancando alcune case, fino ad un ponticello , dove sulla destra si stacca il sentiero che passando a fianco del Rio Cjalderucis comincia decisamene a salire seguendo la linea di una vecchia mulattiera. Il bosco di faggi è caldo d'autunno e i raggi di un insolito sole filtrano tra i rami ancora carichi di colori. Oltre il bosco si intravedono imponenti le pareti della Grauzaria.
Dopo essere usciti su una pista forestale e averla seguita per un breve tratto, riprendiamo il sentiero che verso est aggira le ripide pendici immergendosi ancora in una splendida faggeta. In questo tratto la pendenza è molto ripida e il terreno è coperto di foglie, la salita è piuttosto fastidiosa, ma dopo alcune svolte, improvvisamente si appiana e cambia direzione.
Piacevolmente procediamo ancora all'ombra nel bosco per uscire poco prima del Ricovero Casera Zouf di Fau, su una pista forestale che seguiremo fino alla casera stessa, dove al sole, con di fronte la grande mole del gruppo Grauzaria e Sernio e al cospetto del Monte Flop, nostra meta di oggi, facciamo una bella sosta.
Firmato il libro del ricovero riprendiamo il cammino fino vicino alla forca Zouf di Fau dove prendiamo in sentiero a sinistra con indicazioni per il Rifugio Grauzaria. Il percorso è bellissimo un misto tra sentiero e lastricato che sale prima nel bosco, pochi metri sotto costa per poi uscire tra i mughi in ambiente diverso, ricco di formazioni rocciose. Forse questo è il tratto più bello dell'intera escursione. Un panorama coloratissimo ci tiene compagnia consentendoci di vedere lontano verso il gruppo del Cavallo e della Creta di Aip, mentre il sentiero percorre magicamente il grande anfiteatro di questo bellissimo vallone che si esaurisce, dopo un ultimo traverso tra i mughi ad un piccolo intaglio. La vista cambia, di fronte a noi rubano la scena le grandi pareti rocciose della Grauzaria e prima di affrontare l'ultimo tratto verso la cima, ci fermiamo ad ammirare.
La traccia che sale alla vicina vetta Est del Monte Flop presenta un primo breve tratto di sentiero parecchio rovinato, ma sono pochi metri, poi tutto diventa comodo, ancora pochi metri, un paio di svolte tra i mughi e siamo in cima. Tre temerari in mtb ci hanno preceduto, si sta comodi in cima vicino al grande ometto di sassi. Pur essendo una cima minore, con la sua posizione isolata, gode di uno stupendo panorama in tutte le direzioni e la giornata splendida non fa che renderla ancora più appagante. Il lungo e a tratti faticoso percorso fatto e il discreto dislivello affrontato sono ampiamente ripagati.
Scendiamo dopo un po a riprendere il sentiero e proseguiamo sul segnavia 435 con di fronte a noi ancora la Grauzaria e il Sernio. Scendendo prima tra i mughi e poi ai margini del bosco, con buon sentiero raggiungiamo l'ampia sella del Foran de la Gjaline, crocevia di sentieri.
Anche qui una breve sosta per poi riprendere il sentiero a sinistra che in discesa, prima tra i pascoli della Casera e poi ancora velocemente nel bosco di faggi, ci porterà al ripiano dove sorge il Rifugio Grauzaria, chiuso per fine stagione.
Inevitabilmente si guarda in su, verso il Portonat, dove il sole del pomeriggio accende le rocce di luce riflessa. Poi si scende, alcuni greti, poi mughi e macchie di bosco, un paesaggio vario e affascinante.
La presenza della Sfinge è magnetica, sembra guardarti, ma oggi non fa troppe domande, anche se si sente la sua incombenza, almeno fino quando non rientriamo nell'ultimo tratto di stupendo bosco autunnale di faggio nella sua parte migliore poco dopo la radura di Casera Flop.
Il sentiero termina sulla strada asfaltata di Borgo Nanghet, in poco tempo siamo all'auto. Finalmente, dopo un po di escursioni umide, una splendida giornata per un inaspettato splendido giro
Bello. Alla Sfinge potevi fare tu alcune domande, magari favolrevolmente colpita dalla tua audacia ti guarderà con occhio benevolo anche la prossima volta che ci passerai accanto. O è permalosa e non accetta sfide? (vedi la tua disavventura del 2008 a cui fai cenno all'inizio.... (Si sono un bravo scolaretto e ho studiato per bene la lezione di storia....))
RispondiEliminaCiao
Decimo
In genere è permalosa, per questo oltre che audaci spesso bisogna essere anche furbi e stare attenti alle trappole .......
Eliminaciao Luca, ogni tanto vengo a curiosare le tue belle foto. spero dut ben ma vedo che e' gia' dut ben :D. Son stato da quelle parti (sul Chiavals) una settimana fa e il Flop, ora che lo rivedo, potrebbe essere una buona scusa per tornarci.
EliminaMandi a duc!
Ciao Giovanni, felice di leggerti. Ho ripreso bene, mi son tenuto a stecchetto e ho cercato di mettermi in moto subito in modo graduale e sono a posto.......... Bello il Chiavals, non son mai stato in cima ma ci ho girato intorno con quella di tornare ......lo guardavo dal Flop !
EliminaIntanto Mandi .......