Continuano le escursioni invernali a bassa quota, alla scoperta di interessanti angoli del Friuli, antiche mulattiere, vecchi sentieri , stavoli e chiesette, con le prime fioriture …...in attesa della primavera …....
Imbocchiamo la “strada di Mont” non molto lontano dalla chiesa di Santa Margherita situata nel Borgo di Sopra del paese di Anduins. Superati alcuni orticelli saliamo lungo la bellissima mulattiera lastricata, a tratti contornata da muretti a secco. Il bosco invernale ricco di pungitopo da segni di risveglio con le prime fioriture di primule, bucaneve, pervinca e polmonaria. La mulattiera è bellissima e l'andamento non è mai troppo ripido, anzi direi rilassante. Superate le indicazioni di due cavità naturali, si compiono un paio di tornanti e un successivo tratto in traverso, dove per un po si può osservare il tratto finale del corso del torrente Arzino e la sua confluenza nel Tagliamento presso i rilievi montani di Ragogna.
Piacevolmente proseguiamo oltre un bivio tenendoci a destra fino a raggiungere le indicazioni per la “Glesciuta” della Madonna della Neve. La chiesetta sorge su un pulpito naturale e offre una bel panorama verso valle e verso i prati di malga Cecon alle pendici del Monte Pala. Esposta al sole a primavera diventa una sorta di giardino fiorito. Ne approfittiamo per una prima sosta .
Ripresa la mulattiera, che in questo tratto si snoda tra una doppia fila di muretti a secco raggiungiamo la località “Mont”, caratterizzata da ampi spazi prativi e dalla presenza di numerosi stavoli ristrutturati. Superate le ultime costruzioni imbocchiamo la strada verso destra che in parte coperta di neve si infila in una splendida e luminosa faggeta, in direzione del colle di San Martino.
In corrispondenza di una curva a destra, seguendo una freccia cerchiamo tra la fitta vegetazione un varco per risalire la dorsale. Nessuna difficoltà, tra i rami fitti basta seguire la linea della dorsale per arrivare sulla vetta boscosa e proseguire oltre in discesa in direzione della piccola insellatura della Forchia, preceduta da alcune ampie aperture sul filo della dorsale che consentono di affacciarsi sulla profonda Val d'Arzino e scorgere ampiamente la dorsale dei Monti Cuar e Flagjel e il gruppo del Monte Verzegnis.
Raggiunta la Forchia, percorrendo un bel tratto di boscaglia di pini, salici e noccioli , seguiamo per un lungo tratto la rotabile asfaltata, fino a superare degli stavoli oltre i quali ci infiliamo nell'evidente mulattiera a sinistra che superato prima un piccolo torrentello e poi alcuni stavoli prosegue nel bosco fino a ricollegarsi con la mulattiera fatta in precedenza salendo da Anduins, andando così a chiudere un interessante anello.
La bellissima mulattiera è forse il tratto più interessante dell'intero percorso. Il bosco è luminoso e i muretti a secco coperti di muschio sono per l'occasione decorati da splendide primizie …....
….... non posso fa a meno di fermarmi
LA
MONT DI ANDUINS situata a 800 metri sul livello del mare, è stata
fin dal principio punto di riferimento importante per la gente della
zona fino a quando nel 1400 un devastante frana distrusse gli
insediamenti che sorgevano vicino alle fonti solforose e gli abitanti
decisero di costruire il paese di Anduins sulle sue pendici. Le
principali fonti di sostentamento per questi insediamenti erano
l'agricoltura e l'allevamento nel momento di maggiore espansione del
settore zootecnico era incredibile il numero di mucche presenti
soprattutto in relazione all'ambito orografico in cui si trova il
paese di Anduins.
Sul
monte sorge la chiesetta della Madonna della neve raggiungibile dalla
strada asfaltata di Vito d'Asio, oppure con una vecchia mulattiera (
clapadoria) che sale dalla parrocchiale di Anduins. Il lastricato
venne costruito all'inizio del 1900 in seguito alla necessità da
parte della popolazione di raggiungere agevolmente le dimore del
Monte Zucchi per pascolare il bestiame e per eseguire i normali
lavori agricoli e forestali.
Durante
la seconda guerra mondiale l'altipiano di “Mont” e il paese di
Anduins vennero più volte attaccati dalle truppe tedesche. Di fronte
a tanta ferocia gli abitanti di Anduins il 27 agosto 1944 durante la
santa messa fecero voto di costruire una chiesetta sulla montagna
dedicandola alla Madonna della neve, se il paese fosse stato
risparmiato. Così fu e il patto sottoscritto dalle famiglie di
contribuire con denaro e manodopera gratuita alla realizzazione
dell'opera, venne rispettato. I lavori iniziarono l'ottobre stesso
con grande partecipazione. Lungo i 1900 metri della mulattiera per
mesi uomini e donne salirono con le gerle cariche di materiali,
scendendo poi con la legna da vendere per finanziare i lavori. In
pochi mesi la chiesa fu terminata e inaugurata il 5 agosto 1946.
ogni
anno la prima domenica di agosto questo avvenimento viene ricordato
dai fedeli e dai numerosi visitatori, un tempo in forma quasi
solamente religiosa, oggi attraverso una suggestiva festa popolare.
La
chiesetta si trova in un punto panoramico da cui si può ammirare il
nostro Tagliamento che attraversa le colline della zona di Ragogna.
Le
pendici del Monte di Anduins sono una specie di giardino naturale
ideale per copiose fioriture di primule, erba trinità, pervinca e
polmonaria.
Guai a voi se non vi fermate!
RispondiEliminaRimarrei molto deluso se venisse a mancarvi quella capacità di soffermarvi e stupirvi ogni volta, anche di fronte ad un umile fiore.
Questa è una delle peculiarità che più ammiro in voi, forse anche più delle vostre capacità "montanare", e come sapete trasmettere le emozioni agli altri attraverso parole ed immagini.
Guai a voi però se non vi fermate anche a deliziare palato e stomaco.....
Ciao
Decimo
Ah Ah ! sempre pronti a deliziar lo stomaco per smaltire l'escursione ......e ci mettiamo vicino anche una buona birra o un buon bicchiere per lavar via la fatica !
EliminaNon ci sono mai stata ma sicuramente ci andrò
RispondiEliminaGiretto molto bello, da fare in questa stagione, con la natura che inizia a risvegliarsi
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