E’ bello salire il Monte Cuar in primavera. Come il Cuarnan o il Mataiur, affacciati sulla pianura con alle spalle le montagne più alte. La posizione felice, a ridosso dei monti con lo sguardo rivolto al mare, fa si che il clima in questo periodo sia particolarmente favorevole e se è una bella giornata diventa una scelta obbligata, che ci piace di tanto in tanto ripetere.
A primavera il Cuar si tinge di colori, l’azzurro del cielo e delle genziane fa contrasto con il verde della natura. Il bianco immacolato della grazia del narciso selvatico che si sparge sui pendii, si mescola con il giallo ardito delle orecchie d’orso che spavalde si sporgono dalle rocce calcaree, a spiccare il volo verso la pianura.
Il Cuar in questo periodo è una montagna discretamente frequentata, ma mentre risaliamo il sentiero dal Cuel di Forchia , io e Marisa abbiamo lo stesso la possibilità di ascoltare il silenzio, rotto solamente ogni tanto dal canto degli uccelli e dal lontano sgraziato verso del grifone. Per raggiungere la vetta non ci vuole molto, ma nel suo breve e ripido percorso il Cuar oggi è un concentrato indelebile di grazia e bellezza.
La cima si raggiunge seguendo il sentiero che rasenta la sommità della parete rocciosa, avvolto dai profumi di primavera. Il vento è un compagno piacevole, porta con se il calore del sole e la freschezza dei monti creando correnti d’aria che il grifone sa cogliere spiccando il volo, facendosi scaldare le grandi ali e regalando magici sibili al suo passaggio. Vola in gruppo, sopra di noi, vicino le pareti. E’ uno spettacolo osservarlo, senti quasi un fremito di natura selvaggia.
Un gracchio cerca di imitarlo ma non è la stessa cosa…… “ stai con noi” gli dico “ ho un messaggio da darti per un nostro amico”. Ci gira intorno un paio di volte come avesse capito, poi ci saluta e vola via.
Per circa un’ora restiamo in cima a goderci lo spettacolo, poi scendiamo lungo il versante opposto che, dopo un breve tratto ripido, ci offre un bel paesaggio tra dolci verdi saliscendi, dove ancora il narciso selvatico ci tiene compagnia.
Un veloce passaggio alla Malga Cuar ancora chiusa poi si entra nel bosco, lasciandosi alle spalle un’altra bella escursione.
Breve ma di quelle concentrate, insomma di quelle da tornare ancora ………… Basta, ho finito le parole …..e le immagini !
ciao Luca, che dire viva la primavera...le foto del grifone sono uno spettacolo...mandi, mandi
RispondiEliminaspettacolo è vederli sfilare sopra la testa :-) !
EliminaChe spettacolo Luca!!!
RispondiEliminasiamo stati fortunati, una giornata davvero azzeccata
EliminaMa quanto è bello il Cuar? La mia montagna del cuore!!! Bellissima in tutte le stagioni!!! Splendidi i grifoni!!!
RispondiEliminaGià, il Cuar è sempre un piacere . Stavolta poi .... un concentrato di bellezza pura , grifoni compresi :-) !
RispondiEliminaBelle le foto dei grifoni: complimenti. La prima l'ho subito associata ad un caccia della seconda guerra mondiale.
RispondiEliminaBei colori e belle parole per descrivere ciò che provi quando vai in montagna.
Mi stai costringendo ad un corso accelerato di geografia per scoprire dove sono questi posti della tua terra.
Ciao Decimo
Ciao Decimo, il volo dei grifoni è spettacolare e la giornata anche. Magari un giorno vieni sulle nostra montagne, non hanno nulla da invidiare a quelle dove , come dice Corona , la neve cade firmata :-) ! .
EliminaParole e immagini sono un buon mix per dar voce a quello che si prova .......