Le
frazioni di Valle e Rivalpo, con la pieve di S.Martino, ultime piccole gemme incastonate sulle verdi pendici del Tersadia, precedono di poco il punto di partenza della tranquilla ed appagante escursione di oggi. Ci eravamo già stati
sul Tersadia ma salendo dalla Forca di Lius, oggi ci torniamo con piacere da Rivalpo .
Tra boschi di faggi e verdi sfumature alpestri, impreziosite da splendide fioriture risaliamo la stradina di servizio alle Malghe Valmedan, che assieme alla malga Cucco, in teoria dovrebbero essere base di appoggio per le attività montane e di agriturismo, volte al recupero e alla salvaguardia delle tradizioni fortemente disperse dall’emigrazione. In realtà Valmedan bassa è in stato di abbandono e Valmedan alta è spiacevolmente chiusa. Il sottobosco di faggi è silenzioso, si sente solo il cinguettare degli uccelli e il ronzio degli insetti che si posano di petalo in petalo. Hanno un bel da fare vista la splendida fioritura. Ogni tanto qualche schiarita dominata dalla mole del Sernio e dalla conca di Tolmezzo incastonata tra i rilievi delle Prealpi.
Giornata ideale per affrontare un po di dislivello senza che il sole faccia soffrire troppo. A Casera Valmedan di sotto imbocchiamo un sentiero che ci consente di tagliare un bel po’ di tornanti, anche se passeggiare sulla strada è comunque piacevole, tra boschetti e schiarite, infiorescenze e panorami tutt’altro che monotoni, depositandoci, alla chiusura del vallone, al bivio per casesa Cucco sullo splendido e aereo terrazzo dove sorge Casera Valmedan.
Dopo
una sosta panoramica imbocchiamo verso sinistra un sentiero evidente ma non segnato che risale sul fronte sommitale del Tersadia con una bella e ardita mulattiera risalente alla prima guerra mondiale e ancora in parte splendidamente ben conservata, tagliando in salita, con lunghi e panoramici tornanti, pendii erbosi ed affioramenti di rocce, tra genziane, bottoni d’oro, pulsatille e orecchie d’orso. Con piacevole regolarità saliamo fino a raggiungere la dorsale ovest del monte dove in corrispondenza di alcune vecchie trincee si aggira uno sperone dove si incrocia il sentiero 409 proveniente dalla forca di Lius. I panorami sia ampliano sempre di più, mentre da una parte dominano le Giulie con la cupola inconfondibile del Mangart, del Montasio, del Cimone e dello Jof Fuart, dall’altra, oltre il fronte dirupato del Monte Cucco la vista può davvero andare lontano oltre le Dolomiti Pesarine. Ma è sopratutto il Sernio a dominare la scena.
L’ondulata distesa che precede il cupolone sommitale, tra pini mughi, avvallamenti carsici e trincee è tutta una fioritura, ma il tratto finale è oggi davvero splendido. Il Tersadia è d’oro, l’eccezionale fioritura di ranuncoli accompagnata da un panorama magnifico caratterizza questi ultimi metri, sull’aperta dorsale prima delle ghiaie e dei resti di trinceroni, che culminano sulla Croce e sulla Madonnina di vetta, a picco sulla Val d’Incarojo .
In cima c’è un po’ di gente ma fan parte tutti di uno stesso gruppo, aspettiamo egoisticamente che intraprendano la discesa per goder in solitudine il piacere della vetta, la firma sul libro ( ci sono anche quella di Flavio e di Nadia, che ci hanno fatto tanta voglia di tornare ), il silenzio, il vento, la montagna, poi a nostra volta ripercorriamo il sentiero dell’andata, con la stessa piacevole sensazione, con la stessa voglia ancora una volta di restare stupiti ……….
Oggi il Tersadia era d'oro !
E' piaciuto anche a me "risalire" il Tersadia con voi. Un'escursione consigliabile a tutti, del resto le foto parlano da sole..belle ;-)
RispondiEliminaSiamo stati fortunati, proprio una bella escursione ! grazie per l'ispirazione ..........
EliminaBello bello...in tutte le stagioni, con tutte le loro sfumature, che siano bianche, gialle, verdi o rossastre! Certo che mi sa che ha ragione Marisa...il Sernio compare troppe volte nelle foto!!! Ha catturato tutta la tua attenzione!!!! Preparati Marisa...mi sa che molto presto sarà il suo turno!!! E chissà che non ci sia un amico baffuto in sua compagnia!!! ;)
RispondiEliminaIn effetti ci sarebbe stato in programma, ma è stato rimandato a data da destinarsi per via della neve che ancora complica la salita da Nuviernulis ..............comunque le idee non mancano, dipende da come si evolve la stagione (mannaggia) !
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