Marisa e Luca 21 dicembre 2008
Dopo la bellissima escursione in Val Bartolo con gli amici Alpinauti e dopo la spedizione a controllare che a passo Siera sia tutto a posto riprendiamo il nostro itinerante viaggio interrotto dalle condizioni meteo.
< FOTO E SLIDESHOW DELL'ESCURSIONE > ...
Una tranquilla escursione in un bellissimo bosco nel solitario silenzio della neve.
Con nella memoria i luoghi affrontiamo dunque questa bella salita. La neve è scesa copiosa nei giorni scorsi e lasciamo l’auto presso il complesso dei Salesiani a Pierabech. Risaliamo la strada imbiancata verso la cava di marmo dove al bivio di sentieri imbocchiamo il tratto di forestale( 140-141). Attraversiamo il ponticello di legno sul torrente Degano coperto da un buon mezzo metro di neve e ci avviamo per un primo tratto in discesa fino a congiungerci con il sentiero che proviene da Pierabech, imboccando la valle. Da qui la strada forestale nascosta da una grossa coperta bianca riprende a salire costante e monotona al fianco del rio Bordaglia.
Silenzio assoluto , due sottili tracce di sci, impronte di animali, qualche soffio di vento intervallato da qualche leggero e minaccioso boato foriero di pericolosi distacchi di neve, per fortuna lontani. La neve pur pesante tiene bene e ci consente di procedere per un tratto senza racchette. Il silenzio ora è interrotto dallo scorrere delle acque del rio che affianca il sentiero fino circa al bivio per casera Ombladeet a quota 1425. Da un po’ abbiamo indossato le racchette da neve e abbandonata la pista forestale decidiamo di fare un po’ di fatica in più salendo attraverso il bosco. Il cielo inizialmente azzurro è velato da grigie e veloci nuvole che corrono spinte dal forte vento.
Lontano verso sud, velate da una leggere foschia controluce le cime del gruppo del Pleros che separano la Val Degano dalla Val Pesarina. Lo spettacolo però dura poco.
Non fa freddo oggi, anzi. Salgo nella neve vergine alla cappella, qualche foto e poi riprendiamo la discesa assaporando il piacere di pestar neve. Scendiamo verso valle godendoci tutta la giornata, immergendoci di nuovo direttamente nel bosco fino all’incrocio lasciato all’andata, dove obbligatoriamente riprendiamo la bianca strada forestale.
Ci sono stato molte volte nella valle di Fleons o a Bordaglia, porto con me grandiosi ricordi della traversata Carnica, salendo anche le cime più alte ma ritornarci con la neve mi ha regalato comunque delle piccole emozioni. Non si smette mai di imparare quando si va in montagna, è un po’ come nella vita, la strada è spesso in salita ma……..come ha detto qualcuno : " davanti a noi ci sono cose migliori di quelle che ci siamo lasciati alle spalle"
Frivoloamilano writes:
RispondiEliminaSono stato in Bordaglia quest'Autunno ed il posto mi era molto piaciuto. con la neve, con tutta questa neve, è veramente incantevole. Belle riflessioni!un saluto
Nadia writes:aaah...che bella Bordaglia con la neve!! non ci sono mai stata in inverno! ma non dovevate andare a casera Montelonga? ihihi...cambio d'itinerario? salutoni!!
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